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06/02/2019

economia

Cina: orientarsi nel reddito fisso

Schuetz (Pictet): il suo mercato obbligazionario è sempre più maturo, diversificato e internazionale, mentre il renminbi è indicato come la valuta di riserva del futuro

L'anno è appena iniziato e la Cina è già in prima pagina: la guerra commerciale con gli Stati Uniti continua. Ancora una volta Pechino lavora per sostenere la crescita e le società tecnologiche attribuiscono la debolezza degli utili al rallentamento delle vendite in Cina.
Tutti questi elementi sollevano una domanda fondamentale: le opportunità di investimento derivanti da questi sviluppi possono compensare i rischi?
Per quanto ci riguarda, in qualità di investitori in obbligazioni, si tratta di trovare il gusto equilibrio tra rischio e possibile rendimento. In quanto specialisti del reddito fisso, siamo sempre stati attratti dal potenziale a lungo termine della Cina.
Sebbene la crescita cinese sia destinata a rallentare in futuro, dovrebbe anche essere più stabile, in quanto l'economia sta lentamente raggiungendo un punto di equilibrio orientandosi dalle materie prime verso i servizi e il tasso di cambio è stato liberalizzato. La Cina sta anche spostando rapidamente la catena del valore della manifattura dalla quantità alla qualità. Il suo mercato obbligazionario è sempre più maturo, diversificato e internazionale, mentre il renminbi è indicato come la valuta di riserva del futuro.

Un ulteriore fattore di attrattiva del mercato è il fatto che le obbligazioni cinesi offrono rendimenti relativamente elevati e non particolarmente correlati con quelli delle altre classi di attivi.
Inoltre, negli scorsi mesi il governo si è impegnato ad adottare una politica fiscale più accomodante, unita a sforzi coordinati per sostenere la domanda interna e la crescita del PIL. Una politica che prevede tagli fiscali per aziende e famiglie, e forti investimenti in infrastrutture. La People's Bank of China è l'unica grande banca centrale che ancora concede uno stimolo monetario e si prevede che immetterà ben oltre 200 miliardi di dollari nell'economia nel corso del 2019. I nostri economisti prevedono una crescita del PIL cinese del 6,4% quest'anno, due volte più veloce rispetto a tutto il resto del mondo e più di tre volte più veloce rispetto alle economie sviluppate.
Laddove la Cina ha successo, altri mercati emergenti tendono a trarne beneficio. Ciò supporta la nostra opinione ampiamente positiva sul debito societario denominato in dollari dei mercati emergenti. Intravediamo anche numerose opportunità specifiche all'interno dello stesso mercato obbligazionario cinese denominato in dollari, dove qualsiasi debolezza valutaria, come accaduto a metà 2018, costituirebbe potenziali punti d'ingresso interessanti.

Le società di gestione patrimoniale cinesi, ritenute strategicamente importanti per il Paese, saranno tra i principali beneficiari delle misure di stimolo. Lo stesso vale per le società immobiliari, le cui strutture del capitale mostrano già un miglioramento. Ciò che è determinante è che riteniamo che le valutazioni delle obbligazioni societarie emesse da società che appartengono a questi settori non riflettano questo potenziale.

Sempre pronti

Tuttavia, oltre che per il potenziale a lungo termine, i mercati emergenti sono ben noti anche per i picchi di volatilità a breve termine e la Cina non fa eccezione.
Qui entra in gioco la nostra filosofia di bilanciamento dei rischi. Per raggiungere questo obiettivo, esaminiamo i rischi e le correlazioni sia nell'ambito dei singoli temi d'investimento sia nell'intero portafoglio.
In termini più generali, la turbolenza sul debito dei mercati emergenti tende ad essere accompagnata dalla debolezza delle valute delle economie in via di sviluppo. Dal nostro punto di vista, quindi, mantenere una posizione corta in un paniere di queste valute rappresenta un contrappeso efficace per bilanciare un investimento sulle obbligazioni societarie dei mercati emergenti.

Riteniamo tuttavia essenziale gestire attivamente questa posizione valutaria, date le idiosincrasie dei Paesi in questione. Al momento, mantenere posizioni corte nelle valute asiatiche offre una copertura particolarmente interessante contro ogni temporanea debolezza economica in Cina.
Abbiamo anche investito in credit default swap (CDS) del governo cinese, strumenti che proteggono da ogni deterioramento del merito creditizio di un emittente obbligazionario, per garantire ulteriore protezione alle nostre posizioni sul settore immobiliare cinese. Le possibilità per coprire la nostra esposizione aumentano di pari passo con l'espansione dell'universo d'investimento cinese. A nostro avviso, ciò rende questa opportunità di investimento ancora più interessante.
Abbiamo a lungo ritenuto che la transizione della Cina da una potenza manifatturiera ad un'economia più aperta e trainata dai servizi avrebbe creato numerose opportunità. Avvalendoci di tutti gli strumenti di investimento a disposizione e concentrandoci sul punto di equilibrio tra i rischi, riteniamo che il nostro approccio agli investimenti in Cina possa da un lato intercettare valore a lungo termine e dall'altro limitare i rischi della volatilità a breve termine, garantendo il migliore equilibrio rischio/rendimento possibile per i nostri investitori.


Un approccio così flessibile esula dalla portata di molte strategie tradizionali sul reddito fisso.

Patricia Schuetz, Senior Client Portfolio Manager, Pictet


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