Il peso della politica sui mercati
Tobagi (Invesco): se consideriamo "nuova normalità" un contesto culturale con ampie e veloci oscillazioni da una posizione estremamente polarizzata ad un'altra, perché stupirci della volatilità?
Ho sempre pensato che raramente la politica potesse incidere in modo duraturo sull'andamento dei mercati. Ma i cambiamenti in atto nel modo di pensare possono influenzare anche gli investitori.
Fra le ragioni per cui il 2018 è stato inusuale possiamo annoverare quelle legate all'evoluzione dello scenario politico. In pochi mesi si sono verificati in serie eventi che a molti apparivano poco verosimili. Basti pensare alla Brexit, alla situazione italiana, alle proteste in Francia, allo scoppio della guerra commerciale USA-Cina. Spesso ci siamo sorpresi per situazioni che seguendo un approccio di buon senso, razionale ed equilibrato, non ci saremmo aspettati.

La prima lezione è che non avremmo dovuto stupirci.
Dal 2016, in avanti, con Brexit e l'elezione di Trump, lo scenario politico è cambiato. In realtà, non credo si sia trattato solo della politica, bensì di un cambiamento più ampio del modo di pensare e affrontare il dibattito pubblico in tutti i campi, incluse scienza ed economia. La politica è un caso a cui si presta forse una maggiore attenzione.
Gli interessi che gli elettori hanno chiesto ai loro rappresentanti di tutelare e la struttura di incentivi della politica sono cambiati e la direzione di questo cambiamento porta lontano da una logica di compromesso. L'annuncio dell'obiettivo e del risultato è stato più importante del modo di raggiungerli. La costruzione del consenso si è basata sulla capacità di intercettare bisogni ritenuti poco ascoltati dagli elettori, dando loro voce, e non sulla necessità di fornire informazioni dettagliate sul come soddisfarli. Le proposte politiche (così come le posizioni del dibattito pubblico in molti campi) hanno avuto tre caratteristiche:
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
