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20/03/2019

marketing

Il 35% dei brand subisce violazioni del modello industriale

Doane (CompuMark): i software di riconoscimento delle immagini dotati di IA sono destinati a diventare dei potenti strumenti di ricerca dei marchi, soprattutto se abbinati alle conoscenze e competenze umane

La costante globalizzazione dei mercati e la facilità con cui è possibile raggiungere i consumatori online hanno portato a un aumento delle registrazioni dei marchi per approfittare delle opportunità commerciali derivanti. Oggigiorno, il numero di marchi disponibili è il più alto di sempre e, secondo l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI), la quantità delle richieste di registrazione sta aumentando esponenzialmente.
A causa della proliferazione dei marchi registrati a livello mondiale, per i proprietari di brand è sempre più difficile depositare un marchio unico e significativo senza violarne uno già esistente. Soprattutto, una volta ottenuto un marchio unico, devono restare sempre all'erta per individuare eventuali violazioni dello stesso ad opera di altri. Questo scenario sottolinea l'importanza delle ricerche dei marchi prima di procedere alla registrazione e poi alla vigilanza.

Violazioni in aumento

Sebbene i brand stiano cercando di ridurre al minimo l'impatto di potenziali violazioni, esse sono comunque in aumento.

In alcuni recenti studi condotti da CompuMark, l'81% degli intervistati ha dichiarato di aver subito casi di violazione nel 2018, un dato superiore di quasi il 10% rispetto a quello del 2017.
Le violazioni non riguardano solo i marchi tradizionali, quali nomi commerciali o di brand, ma anche i modelli industriali. Nell'ultimo anno, infatti, un brand su tre ha subito una violazione dei marchi dei loro modelli industriali.
Ciò significa che i professionisti dei marchi devono monitorare i modelli industriali esistenti e condurre ricerche approfondite prima di registrarne di nuovi.

I rischi di non avere un marchio

Malgrado i casi di violazione siano in aumento, sono le conseguenze di questo fenomeno ad avere le ripercussioni più gravi sui brand. Un brand che non è completamente sicuro del proprio processo di ricerca rischia di pagare un prezzo elevato per questa mancanza.
Il primo pericolo è ovvio: non avere un'immagine commerciale ("trade dress") o un modello industriale con marchio registrato (a seconda della strategia di registrazione). Quando un brand opera senza registrare correttamente il proprio trade dress o modello industriale, permette ai concorrenti di copiare e capitalizzare su un valore già sviluppato.

Di conseguenza, se un concorrente imitatore inizia a usare le risorse di tale brand, riconquistarne la proprietà potrebbe comportare costose azioni legali, che possono complicarsi ulteriormente nel caso in cui il brand imitatore registrasse effettivamente il trade dress o il modello industriale senza tenere conto di chi lo avesse utilizzato la prima volta.
Un altro pericolo in cui incorrono i brand se non effettuano ricerche riguarda l'impossibilità di sapere se hanno i diritti per utilizzare un modello. Pertanto, potrebbero a loro volta incappare nella violazione di altri trade dress o modelli industriali senza nemmeno saperlo.
Infine, un modello in conflitto con uno già esistente sarà probabilmente rifiutato dall'esaminatore e ciò potrebbe accadere dopo mesi che è stato registrato. Pertanto, effettuare ricerche prima di registrare un marchio riduce il rischio di tali eventi e consente di risparmiare tempo quando si lancia un prodotto.
Siccome le registrazioni di marchi continuano ad aumentare, l'importanza della ricerca è innegabile. Ma la domanda è: può questo processo diventare più semplice ed efficiente per i brand in termini di tempo e costi?

La tecnologia è all'avanguardia

Quando si tratta di effettuare ricerche di trade dress e modelli industriali, la tecnologia è fondamentale per ottimizzare e rendere il processo più efficiente.



La registrazione di trade dress e modelli industriali è un processo visivo. Codici e classi sono sì inclusi per classificarli, ma ciò che conta realmente è il loro aspetto. Mentre il cervello umano è più bravo a confrontare due immagini, l'intelligenza artificiale e le tecnologie di riconoscimento sono in grado di individuare immagini identiche e simili da un database di milioni di immagini molto più velocemente di un essere umano.
Tramite l'apprendimento di pattern e un'interazione molto più intuitiva, la tecnologia consente un diverso tipo di analisi, che è più incentrato sulla ricerca e, di conseguenza, restituisce risultati più accurati, più rapidamente.
Con solo pochi clic, questo strumento è in grado di confrontare un trade dress o un modello industriale, creando un'analisi completa delle somiglianze e fornendo una valutazione nel caso in cui un dato modello ne violasse un altro.

Il futuro della ricerca dei marchi di modelli industriali

Rendendo questo processo più accessibile e semplice, i software di riconoscimento delle immagini dotati di IA sono destinati a diventare dei potenti strumenti di ricerca dei marchi di modelli industriali, soprattutto se abbinati alle conoscenze e competenze umane.



Con oltre 12 milioni di richieste di registrazione di marchi depositate nel mondo l'anno scorso, un dato che, secondo gli indicatori OMPI, rappresenta un aumento del 26,8% rispetto all'anno precedente, la ricerca dei marchi sta diventando sempre più importante. Pertanto, poiché il numero di aziende che registrano marchi continua a crescere, la necessità di trovare modi più rapidi, semplici ed efficaci per effettuare tale ricerca diventerà cruciale.
Questa potente tecnologia cambia la ricerca di marchi di trade dress e modelli industriali rendendola più pratica, scartando i risultati non pertinenti, ottimizzando i tempi e ampliandone la portata per ottenere un livello di precisione altissimo. Inoltre, aggiunge valore e consente a diversi tipi di aziende di sviluppare una strategia che si adatta alle loro esigenze, senza dover compromettere budget, tempi o obiettivi.

Karl Doane, Senior Product Manager di CompuMark


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