Debito pubblico brutto. Debito privato bello
E' curioso il punto di vista del Governatore olandese Knot, che vorrebbe una patrimoniale per noi, quando quelli in vero pericolo dovrebbero esser loro
Da tempo la questione del debito pubblico italiano viene letta e utilizzata a piacere a convenienza da enti (FMI, OCSE ecc.), agenzie di rating e istituzioni varie per "convincerci" che abbiamo bisogno di più riforme, più precarietà, più tasse e, soprattutto, di una bella imposta patrimoniale. Una mega-tassazione della ricchezza privata per andare ad abbattere il debito pubblico.
Questo governo ne ha escluso più volte anche solo l'ipotesi, ma anche le opposizioni agitano la questione quasi quotidianamente. Forse perché la vorrebbero fare loro.
Ultimo espertone a chiedere la patrimoniale è tal Klaas Knot, Governatore della Banca d'Olanda, che in un'intervista sul Corriere ha detto tranquillamente che siccome il totale del debito di famiglie, imprese non finanziarie e Stato è sotto la media dell'area-euro, ci vorrebbe una bella tassazione.

Però, "la soluzione spetta ai politici italiani. Sto dicendo che in Italia c'è qualcosa che somiglia a un problema di redistribuzione interna, dato che c'è un debito pubblico così alto e una ricchezza privata che anch'essa è molto elevata. E' certo, assolutamente, una tassa patrimoniale. Sarebbe una soluzione standard da libro di testo".
Problemi che in Olanda non hanno, visto che loro sarebbero i "virtuosi"? Grazie però all'enorme surplus della bilancia dei pagamenti, secondo solo a quello della sodale Germania, oltre che per il fatto di esser diventati un paradiso fiscale per attrarre aziende multinazionali (vedi FCA).
Avremmo qualche piccola obiezione da fare a mr. Knot.
In Italia le famiglie da sempre sono state molto attente a non indebitarsi, destinando i propri risparmi e contrazione di eventuali debiti alla stipula di mutui. Da anni - dati OCSE - il rapporto debito privato-PIL si aggira intorno a quota 170%, debito peraltro coperto quasi per intero da immobili.
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