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03/07/2019

idee

I Paesi con la doppia moneta rendono ridicola la BCE

Se per Draghi i minibot sono moneta e quindi illegali, perché in Germania e altri stati sono ancora di libera circolazione le vecchie valute nazionali?

"No ai minibot perché si creerebbe una doppia moneta all'interno dello stato. E questo non è possibile poiché la sovranità della moneta è in carico alla BCE che la stampa, la detiene e la distribuisce". Questa è la frase tipica che esprime chi disquisisce di minibond, il più delle volte senza neanche aver letto che cosa in realtà siano.
L'Italia non può violare i sacri trattati perché la sua azione infrangerebbe l'integrità della moneta unica. Almeno, Draghi la pensa così. Ma siamo sicuri che nell'eurozona saremmo i primi e soli a intraprendere la strada di un sistema complementare (non alternativo) alla moneta unica?
I fatti ci dimostrano che decisamente non saremmo i primi e che più di un partner ha fatto il furbo, magari per tenersi una comoda via di uscita nel caso l'euro andasse incontro ad una brutta fine.
Eh si, perché ci sono Paesi che al momento dell'entrata in vigore dell'euro scientificamente non hanno posto alcuna scadenza per il cambio, come ha fatto l'Italia con le lire, e tuttora hanno una doppia valuta al loro interno.


Germania, Belgio, Lussemburgo, Irlanda, Slovenia, Austria, Slovacchia e il trio dei Baltici Estonia, Lettonia e Lituania.
Senza contare che in Germania è in libera circolazione una moneta da 5 euro, ufficialmente coniata per collezione, ma non in sa in quanti esemplari, visto che ne circolano parecchi. Si parla comunque di 5-7 miliardi (più del valore del Reddito di Cittadinanza). Va da sé che questo è un modo per "stampare" moneta in autonomia dalla BCE, che ovviamente non ha nulla da ridire.
Sempre da quelle parti, a fine aprile circolavano ancora circa 13 miliardi della vecchia valuta (chiamata nostalgicamente DMark), che ovviamente non vengono calcolati ai fini delle varie statistiche. La Francia emette una valuta che nemmeno circola entro i confini europei, l'FCA.
Quindi le vestali della BCE hanno consentito che alcuni stati avessero fin dall'inizio una valuta ufficiale e una parallela senza scadenza. Un giochino che, a parte per gli ultimi entrati, va avanti da vent'anni.
Potevano mancare Germania e Lussemburgo? Ovviamente no.



Mantenere legali le valute pre-euro è una furbata. Mantenere la convertibilità significa aver realizzato la doppia circolazione perfetta, senza neanche dover pensare ad un piano B.
Su questo Draghi non ha nulla da dire? Davvero il problema per l'integrità dell'euro sarebbero i minibot, quando la BCE stessa ha consentito dall'inizio la violazione dell'unicità della moneta nell'area di riferimento?
Si può attaccare l'idea di Borghi per tanti altri fattori. Ma non su quello più ridicolo.
Claudio Gandolfo


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