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18/09/2019

economia

Beneficiare della disruption con le small-cap

Mee e Dobbs (Schroders): però, sebbene il settore sia ampio e vario, le società più piccole sono soggette a maggiori rischi specifici, a livello di singolo titolo

I titoli delle small-cap possono offrire maggiori rendimenti rispetto alle loro controparti large-cap, tuttavia al tempo stesso questo segmento non è certo privo di rischi. Come per il resto dell'azionario, gli investitori potrebbero non ricevere in cambio quanto hanno investito in origine.
Gli investitori sono stati attratti dal settore non solo per i rendimenti potenzialmente più elevati, ma anche per un'altra ragione: la sua capacità di navigare in questo contesto sempre più dirompente.
Le aziende più ampie, longeve e ingombranti non sono sempre equipaggiate al meglio per adattarsi a rapidi cambiamenti. Le small-cap, al contrario, possono essere più agili e spesso rappresentano la forza motrice della disruption. Invece di esserne vittime, spesso beneficiano di questo trend.
Le piccole società, che operano in mercati relativamente ampi e maturi, hanno anche la capacità di crescere in maniera notevole, partendo da una base di utili e profitti bassa. Inoltre, spesso investire nelle società piccole è l'unico modo che gli investitori hanno di esporsi a nuove tecnologie o a un mercato specifico.



Il potere dirompente delle small-cap

Il mondo sta cambiando rapidamente. Con l'innovazione e gli sviluppi tecnologici che avanzano a un ritmo mai visto in precedenza, i vecchi settori sono parecchio sotto pressione. I nuovi competitor con tecnologie più avanzate possono rapidamente destituire le società consolidate che hanno dominato all'interno del loro settore per decenni. L'inarrestabile crescita di Amazon e il declino dei centri commerciali Usa è una chiara dimostrazione di questa tendenza.
Sebbene non ne siano immuni, le small-cap possono beneficiare di questa disruption. Queste società infatti subiscono meno il peso della struttura di management e i timori di perdere i volumi di vendite o fette di mercato introducendo nuovi prodotti: un problema importante per i colossi ben consolidati.
I seguenti esempi mostrano come alcune small-cap hanno tratto vantaggio dalle loro dimensioni per adattarsi a forze di mercato disruptive.

Musashi Seimitsu: come adattarsi a una domanda in cambiamento

Musashi Seimitsu, produttore di componenti per automobili giapponese, ha dimostrato perché essere agili nel rispondere al cambiamento della domanda è di importanza cruciale in un contesto di disruption.


La società ha rimodernato la sua offerta di prodotti, sviluppando componenti per motori elettrici, dopo aver realizzato che lo spostamento verso i veicoli elettrici avrebbe portato a una riduzione della domanda per i suoi prodotti di trasmissione e di motore (dato che le auto elettriche richiedono meno componenti rispetto ai veicoli con motore a combustione).
Di conseguenza, quando i veicoli elettrici diventeranno prevalenti, la società sarà in grado di rispondere velocemente al cambiamento della domanda aumentando la produzione di componenti per veicoli elettrici.

Albioma - un esempio di produttore flessibile

Albioma, società indipendente francese per la fornitura di energia rinnovabile, opera nei territori francesi oltreoceano e in alcuni Paesi in via di sviluppo. Ha un contratto di lungo termine con EDF (la società elettrica pubblica francese) per fornire elettricità in molti di questi territori.
Le centrali elettriche di Albioma sono progettate per funzionare con diversi combustibili. Questo potrebbe essere un buon punto di partenza dopo l'annuncio del Presidente Macron che la Francia cesserà di utilizzare il carbone per produrre elettricità dopo il 2022, con una spinta perché questo venga sostituito dalla biomassa (materiale organico utilizzato come combustibile).



La flessibilità degli impianti produttivi della società indicano che il cambiamento delle fonti di energia richiederà una minore spesa rispetto alle grandi società del settore, che dovranno invece affrontare ampi investimenti per convertire i loro impianti di combustione del carbone.

Chroma - reinventarsi diventando un facilitatore della disruption

Come i venditori di pale e picconi - più che i cercatori d'oro - hanno fatto fortuna nella corsa all'oro nella California del 19esimo secolo, alcune società possono essere facilitatrici della disruption, piuttosto che produttori di beni disruptive.
Chroma ATE, produttore di strumenti di misurazione e verifica elettronica taiwanese, ha sempre prodotto apparecchiature di prova per l'elettronica tradizionale. Tuttavia, con l'emergere delle nuove tecnologie, ha deciso di reinventarsi in modo sostanziale.
Nel corso degli ultimi 10 anni, ha iniziato a produrre tester per società di soluzioni wireless, illuminazioni a LED e semiconduttori. Negli ultimi 3 anni, i veicoli elettrici sono diventati il principale driver di crescita per la società, che ora vende tester ai maggiori produttori globali di batterie per veicoli elettrici.



Ha anche aiutato la crescita della tecnologia di riconoscimento facciale sugli smartphone attraverso la vendita di tester all'interno delle catene di fornitura sia di Apple che di Android.

L'importanza della diversificazione

Sebbene il settore della small-cap sia ampio e vario, le società più piccole sono soggette a maggiori rischi specifici, a livello di singolo titolo. La dipendenza da un prodotto o da un mercato, il numero ridotto di manager, la più alta rappresentazione nei settori ciclici e un numero più limitato di opzioni di finanziamento sono alcuni dei principali rischi di tali società.
La diversificazione è uno dei modi in cui è possibile mitigare questi rischi specifici, così come una minuziosa conoscenza delle forze, dei rischi e delle vulnerabilità di ogni singola società.
 

Kristjan Mee, Strategist Research & Analytics, e Matthew Dobbs, Head of Global Small Cap, Schroders


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