Merger arbitrage: buone opportunità in un comparto poco noto
Berthon (Lyxor AM): il contesto appare interessante alla luce delle sue solide dinamiche di diversificazione. È ben isolato dalla volatilità dei mercati, ma attenzione ai cambi di rotta delle politiche commerciali, regolamentari o fiscali
Quando una società quotata è oggetto di un'acquisizione, spesso, si registra un differenziale (spread) tra il prezzo che dovrà essere pagato alla chiusura dell'operazione dall'acquirente, e il prezzo di mercato dopo l'annuncio. Il Merger Arbitrage consiste nel catturare questo spread per ottenere rendimenti prevedibili, investendo in azioni di società target di operazioni di M&A. Lo spread quindi deriva essenzialmente da due fattori:

a) dagli azionisti che, dopo l'annuncio, vendono la loro posizione per realizzare un guadagno;
b) dal rischio potenziale di fallimento del deal (intervento dell'antitrust, o problemi di finanziamento).
Esaminiamo approfonditamente la strategia Merger Arbitrage ed il contesto in cui opera. Pur essendo diminuito rispetto ai picchi recenti, il flusso di operazioni di M&A è stabile ai livelli della sua media ventennale. Le guerre commerciali persistenti e l'incertezza attorno alla Brexit hanno continuato a penalizzare il comparto manifatturiero, le esportazioni ed ora la spesa per investimenti.
Pesano inoltre sul sentiment di fiducia dei dirigenti aziendali e comportano quindi il ritardo di alcune operazioni societarie. Eppure, questi timori non sembrano mettere in discussione la rilevanza della crescita esterna, in un contesto caratterizzato da scarse opportunità di crescita interna e dal calo del rendimento per gli azionisti derivante da strategie basate unicamente sulla distribuzione. Inoltre, le condizioni di liquidità rimangono favorevoli. Le società hanno accumulato un maggior debito e dispongono di una minore liquidità , ma i costi di finanziamento sono contenuti e gli acquirenti continuano a beneficiare del supporto delle banche, come pure dell'accesso al credito.
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