Crollano a settembre export e import in Cina. Effetto solo della trade war?
Le importazioni sono diminuite dell'8,5% dopo il calo del 5,6% di agosto, mentre le importazioni dell'8,5% dopo il calo del 5,6% del mese precedente. Nuovi stimoli in vista
I dati sull'economia cinese vanno sempre presi con dovizia di prudenza. Però quando sono particolarmente negativi fanno scattare molti campanelli di allarme.
La guerra dei dazi tra USA e Cina molto probabilmente si fa sentire più di quanto Pechino voglia ammettere, viste le recenti vicende che hanno visto protagoniste alcune banche, anche molto grandi, su cui è dovuto intervenire lo stato.
La trade war tra i due Paesi ha di fatto coadiuvato una frenata nei commerci globali che era comunque nell'aria. E l'economia della Cina, anche se Xi Jinping spinge per una costante crescita dei consumi interni, ne risente.

Per questo desta preoccupazione il fatto che, come riportato da Reuters, a settembre le esportazioni sono diminuite del 3,2% rispetto all'anno precedente, il calo maggiore da febbraio. Gli analisti si aspettavano un calo del 3% dopo il calo dell'1% di agosto.
Non è bastato che alcune aziende cinesi si erano affrettate a spedire merci negli Stati Uniti prima della scadenza di settembre, sostenendo le letture complessive delle esportazioni di luglio e agosto. Ma veniamo ai dati.
Le importazioni totali di settembre sono diminuite dell'8,5% dopo il calo del 5,6% di agosto, il minimo da maggio. Gli analisti si aspettavano che diminuissero del 5,2%.
Tutto ciò indica un'ulteriore debolezza dell'economia. È probabile che i dati al ribasso rafforzino le aspettative sulla necessità di Pechino di introdurre ulteriori misure di stimolo per evitare una recessione economica più acuta, nonostante i tentativi di un disgelo nelle tese relazioni commerciali tra le principali economie del mondo.
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