Italiani pronti a cedere i propri dati per ricevere offerte sempre più personalizzate
Medina (Madzuli): l'introduzione del GDPR ha regolarizzato e migliorato la tutela della privacy, favorendo la nascita di una pubblicità sempre più mirata, che offra agli utenti ciò che realmente desiderano
Bye bye privacy o cresce la fiducia verso l'advertising? Secondo quanto emerso da una ricerca di settore condotta da Madzuli Agency, società belga di marketing digitale, a poco più di un anno dall'entrata in vigore del GDPR, gli italiani si dichiarano meno propensi alla privacy e più favorevoli all'archiviazione dei propri dati per ricevere offerte commerciali personalizzate.

Quindi, per le aziende diventa determinante creare messaggi ben profilati, che portino alla fidelizzazione degli utenti. A seguito di un'offerta mirata, infatti, il 33% degli italiani afferma di aver cliccato subito sull'annuncio online, il 25% di aver visitato il sito web dell'inserzionista e il 21% di essersi recato fisicamente in un punto vendita. Inoltre, solo 1 partecipante su 5 ha confessato di aver attivato un blocco sull'ADV, mentre ben 3 intervistati su 4 hanno dichiarato di aver acquistato in seguito alla ricezione di un annuncio pubblicitario online.
Il dispositivo più utilizzato è ovviamente lo smartphone (citato dall'87% degli intervistati) seguito dal laptop (65%). Su questi device, il mezzo preferito per ricevere offerte o comunicazioni commerciali è la newsletter, indicata dal 56% dei partecipanti. 4 italiani su 5 dichiarano di collegarsi ai diversi siti appositamente per iscriversi alle newsletter e a farlo sono soprattutto i giovani (l'89% nella fascia under 34 e l'82% tra i 35 e i 54).
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