I contratti del futuro
La blockchain apre le porte ad una straordinaria nuova stagione contrattuale, nella quale i negozi giuridici, come siamo abituati a conoscerli, mutano, divenendo sempre più tasselli di una catena di relazioni certificata e sicura
L'impatto della rivoluzione tecnologica è sotto gli occhi di tutti. Il diritto, inteso in senso ampio e pervasivo, non sfugge a questa regola. Interessante al riguardo è un recentissimo volume, curato di una moltitudine di contributori, curato da Raffaele Battaglini e Marco Tullio Giordano, dal titolo "Blockchain e Smart Contract". Funzionamento, profili giuridici e internazionali, applicazioni pratiche, edito da Giuffrè Francis Lefebvre.

Il presente volume, primo di una nuova ambiziosa collana avente ad oggetto la sempre più frequente interrelazione tra diritto e tecnologia, tratta delle implicazioni che la blockchain ha in ambito contrattuale.
Secondo i curatori, per una consapevole gestione dei profili giuridici dei temi in questione, è fondamentale una preventiva ed approfondita conoscenza e comprensione dei profili tecnologici, posti alla base dei nuovi strumenti a disposizione dei cosiddetti "code lawyers", figura emergente che proietta giuristi e avvocati nel prossimo futuro.
Dette innovazioni possono rappresentare un valido strumento che rafforza l'autonomia dei cittadini, nei loro differenti rapporti nel vivere associato, rafforzando così anche la loro attività negoziale.
Siamo quindi alla vigilia di quella che viene comunemente definita la fase della disintermediazione, ovvero la possibilità di relazionarsi a distanza attraverso il controllo che la blockchain consente.
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