Shopping sui social: la comodità vince sulla sicurezza?
Chikada (MarkMonitor): la reputazione per i brand è tutto. Occorre creare una stretta relazione con le diverse piattaforme, forze dell'ordine e gli esperti di protezione per evitare truffe e contraffazione
Un altro anno è alle spalle e non c'è dubbio che lo shopping online nel 2019 abbia fatto parte della nostra quotidianità : è conveniente, la scelta dei prodotti è illimitata e fare affari è più facile che mai. Difatti, secondo Statista nel 2018 le vendite online a livello mondiale sono aumentate del 18%, raggiungendo quasi 3 trilioni di dollari. Entro il 2024, il valore totale delle transazioni dei pagamenti a distanza per i beni digitali e fisici dovrebbe raddoppiare, superando i 6 trilioni di dollari, un aumento del 53% rispetto al 2019.

Oltre a marketplace online e siti web dei brand, i consumatori hanno iniziato a rivolgersi anche ai canali social per i loro acquisti. Sebbene questa strada potrebbe non essere così affidabile come i canali eCommerce più tradizionali, i consumatori tendono comunque a rivolgersi ugualmente a queste piattaforme.
La ricerca "Global Consumer Survey: Social media: Insights into consumer shopping behaviour" di MarkMonitor ha rilevato che nonostante gli acquisti sui social media preoccupino il 90% dei consumatori online a livello mondiale, il 31% di loro si affida comunque a queste piattaforma. Due terzi (66%) dei consumatori si fidano delle informazioni mostrate dai siti di shopping sui social media e il 30% non ha problemi a usare la carta di credito per effettuare un acquisto.
La ricerca ha tuttavia evidenziato la necessità per i brand di contrastare le possibili minacce di frodi e la contraffazione online, causate dalla crescita verticale dell'eCommerce dei social media. È quindi necessario considerare questo aspetto nelle proprie strategie, per essere in grado di garantire al cliente la sicurezza e nel contempo incentivare il continuo desiderio di acquistare online.
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