La settimana di 4 giorni è una chimera anche in Italia
Derba (Citrix): non solo in Finlandia. Qui il 93% dei lavoratori fa almeno quattro ore di lavoro straordinario a settimana. Non è detto che siano le ore messe a contratto le più produttive
La notizia aveva fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. La giovane Primo ministro finlandese Sanna Marin aveva proposto la settimana lavorativa di 4 giorni da 6 ore ciascuno (a parità di salario) perchè "Le persone meritano di trascorrere più tempo con le loro famiglie, con i propri cari, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura". Poi ha fatto marcia indietro, ma la questione è stata comunque ampiamente discussa.

E che il tema della flessibilità anche in Italia sia ormai non solo accettato, ma pure studiato lo testimonia una ricerca di Citrix dello scorso anno, che ipotizzando anche la settimana lavorativa di 4 giorni, ha rilevato invece che nel nostro Paese esiste un problema di straordinari.
Flessibilità e straordinari
Dall'analisi dei risultati, è emerso innanzitutto che l'Italia è il Paese, tra quelli europei interessati dalla survey, con la maggior percentuale di lavoratori - pari ben al 73% - legati a un contratto che stabilisce un preciso numero di ore, con poco spazio per la flessibilità .
Una rigida regolamentazione dell'orario non impedisce però che si lavori comunque oltre quanto concordato, anzi, proprio la mancanza di flessibilità può essere tra le cause che portano a effettuare straordinari. E In Italia questo accade al 93% dei lavoratori, con una media di 3,75 ore a settimana.
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