Bevilacqua (Energy Way): oggi i dati rappresentano un valore incredibile, tutto da scoprire
Se la tecnologia è oggi un abilitatore di business lo si deve principalmente alla diffusione delle tecnologie. Ne abbiamo parlato con David Bevilacqua, direttore generale di Energy Way.
Sei una vecchia conoscenza per i nostri lettori, ma vuoi spiegarci il tuo percorso e l'esperienza in Energy Way?
La mia storia professionale vede al centro i dati. Diciamo che in Cisco mi sono occupato del movimento degli stessi, in Yoroi li ho messi in sicurezza, ora in Energy Way ne estraggo valore.
Un'azienda giovane, qual è la sfida?
E' un'azienda che mi ha colpito fin da subito, sono entrato come advisor ma mi sono appassionato alle possibilità offerte dall'intelligenza artificiale. Questa è un'azienda che porta alle aziende clienti l'efficienza della matematica, la applica ai processi industriali. Prende i dati, li interpreta, crea dei modelli per estrarre valore. E' un po' come dire che trasforma il dato.
Siete in Emilia Romagna, ma il mercato non si ferma certo lì.
L'azienda è giovane e dinamica, ma le opportunità sono tantissime. Siamo partiti da qui, da Modena, lavorando con il distretto della ceramica o con Hera per ottimizzare i depuratori, ma oggi abbiamo clienti di ogni tipo, comprese diverse PMI. Diciamo che i settori del marketing e del finance fanno la parte del padrone, ma è facile capire che l'azienda è in costante evoluzione. Siamo partiti dal portare efficienza energetica ma ora siamo presenti praticamente in ogni mercato perché abbiamo al nostro interno tutte le capacità per rielaborare i dati in maniera efficiente per i clienti.
L'intelligenza artificiale è una questione di competenze.
Assolutamente. Energy Way è un'azienda ricca di data scientist che maneggiano i dati, ma si tratta di figure molto richieste e quindi dobbiamo essere attenti a formare le persone e a trattenere i talenti. Stiamo vivendo una situazione di passaggio, nel senso che si parla molto del potere degli algoritmi, ma il valore lo si estrae dai dati. Oggi comprendere i dati, che sono sempre più non strutturati e che giungono da fonti differenti, è fondamentale. La costruzione di un data set corretto permette di ottenere i risultati migliori, non è una questione di quantità , ma di bontà e selezione.
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