Sarà recessione globale?
Tentori (AXA IM): non mi sorprende affatto che ci sia una forte avversione alla mutualizzazione del debito pubblico europeo in quei Paesi che grazie a scelte lungimiranti si trovano ora in una posizione di vantaggio
Le nuove stime macroeconomiche di AXA IM prevedono una brusca frenata del PIL globale nel 2020 (-0.2% da +2.9% nel 2019), aprendo così a un probabile scenario di recessione per le economie avanzate. In particolare, si stima una decrescita del PIL Statunitense di 0.4 punti percentuali nel 2020, con una contrazione molto profonda nel secondo trimestre.
Alla luce dei più recenti indicatori congiunturali non mi sorprenderebbe se la frenata del PIL fosse addirittura più marcata. Alcune banche di investimento americane parlano ormai apertamente di una crescita trimestrale intorno a -15% nel secondo trimestre. Ma un profilo trimestrale di questa magnitudo non ci deve sorprendere, basti pensare alla frenata del PIL USA nel terzo trimestre del 2008, quando si passò da un tasso di crescita dell’economia di +1.5% a -8.5% nel giro di pochi mesi.
La risposta di politica economica sembra essere molto forte negli USA. Si stima che il pacchetto fiscale di Washington possa aggirarsi intorno al 10% del PIL Statunitense (per esempio, 2 mila miliardi di dollari), ma come sempre in queste situazioni le stime sono destinate a salire col tempo. Anche la Federal Reserve sta facendo la sua parte sia con strumenti convenzionali che non convenzionali.
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