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22/04/2020

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Fake e Deep Fake all'epoca del Coronavirus - Punto e a capo

Non è una questione di dire falsità, ma di esserne convinto

Il problema delle fake news è certamente grave e non esiste tutt'oggi nessun sistema per poter garantire la veridicità di una notizia a priori.
Detto questo, le fake news sono sempre esistite e i casi citabili sono tantissimi.
Mi preme, però, fare un'osservazione su quanto dichiarato da Salvini, Meloni e soprattutto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il Fact checking si può fare solo sulla base di testi scritti e verbali, non su chiacchiere o articoli, per cui, se qualcosa non è stato registrato su canali tradizionalmente validi, può sfuggire e quindi, anche in questo esempio, si potrebbe cadere in errore. Fatta questa premessa, che dimostra anche quanto il terreno su cui ci si muove sia particolarmente instabile, entriamo nel merito.
Con un minimo di fact checking, elemento fondamentale per verificare se un'informazione è veritiera, si scopre che il nostro Governo, per mano del suo rappresentante Conte, non ha firmato nessun MES perché la decisione è stata rimandata.
Quindi Salvini e Meloni hanno diffuso delle notizia non corrette.


Giuseppe Conte ha fatto risalire l'accordo al governo Berlusconi che vedeva, tra gli altri, Giorgia Meloni tra i ministri.
In realtà, questa è un'altra notizia non corretta, nel senso che il MES è stato proposto dal governo Berlusconi, ma firmato in una versione differente dal governo Monti, come testimonia il link agli atti del Senato della Repubblica.
In pratica, per rispondere a una notizia falsa si è incappati in una fake news, che per altro è stata addirittura confermata da Mario Monti.
A questo punto, il gruppo di esperti chiamati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Andrea Martella, a far parte dell'Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news, che cosa può fare?
Il problema è molto ingarbugliato e la tecnologia non sembra essere d'aiuto.

Può solo far circolare più velocemente le informazioni e per porre rimedio le varie piattaforme social si stanno organizzando. Ma per il resto, è difficile arginare il problema. 
Difficile capire dove stia l'errore in buona fede o la volontà e quindi la malafede. Il risultato potrebbe essere lo stesso. . @gigibeltrame su LinkedIn e su Twitter 

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