Il lavoro del Presidente
L'associazione Avvocati Giuslavoristi Italiani ha raccolto gli interventi di Mattarella tenuti in varie occasioni e dedicati al tema del lavoro
A pochi giorni dalla celebrazione della festa del 1° maggio, una riflessione sul senso e sul valore, e perché no, sulle prospettive del lavoro in Italia, post COVID-19, assume un grande rilievo. Viene alla mente un recente volume, curato dall'associazione degli Avvocati Giuslavoristi Italiani (AGI), dal titolo eloquente: ''Il Lavoro del Presidente. 2015-2019. I discorsi del Presidente della repubblica Sergio Mattarella''. Una serie di interventi, dedicati al tema del lavoro, pronunciati dal Presidente in occasioni rilevanti come la Festa del 1° maggio, il centenario dell'Organizzazione internazionale del lavoro e le insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro.
Leggendo questi interventi, emerge in modo rilevante come sia cambiato il mondo: la globalizzazione che conoscevamo (nel bene e nel male) potrebbe essere finita e non sappiamo che forma assumerà e in quanto tempo; e così il progresso discontinuo e lento, ma mai del tutto ininterrotto, dello status dei lavoratori dovrà misurarsi con l'impatto che potrebbe avere nei prossimi mesi l'emergenza COVID-19.
Il volume ha preso le mosse dal 21 giugno 2019 a Ginevra allorché è stata adottata la Dichiarazione mondiale sul futuro del lavoro, a conclusione delle celebrazioni per il centenario dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. In quell'occasione era intervenuto il Presidente della Repubblica che tenne un importante discorso teso a conciliare la dignità del lavoro e del lavoratore - anche chiedendo di inserire una clausola sociale in tutti i Trattati internazionali sul futuro del globo - con l'innovazione, le tecnologie digitali, l'intelligenza artificiale e la robotica, attraverso l'invito alle parti sociali di cooperare ''per essere artefici dell'innovazione''. È una visione partecipativa dei rapporti tra capitale e lavoro, ben lontana da una logica puramente conflittuale.
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