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06/05/2020

sport

Parigi 2024: per Drut (CIO) il progetto è obsoleto

 

Dopo il rinvio dei giochi di Tokyo, anche quelli in terra di Francia devono essere ripensati, così come tutti gli appuntamenti successivi. Il COVID-19 impatta anche sulle organizzazioni di eventi sportivi futuri

C'era da aspettarselo, ma è una vera e propria tegola quella che si è abbattuta sulla Francia. Il membro del CIO ed ex ministro dello sport francese Guy Drut (olimpionico a Montreal 1976 nel 110 ostacoli), ha infatti dichiarato che i piani della città di Parigi per le Olimpiadi estive del 2024 sono ''vecchi e obsoleti'' a causa del COVID-19.
Drut, membro del Comitato Olimpico Internazionale dal 1996 e ministro dello sport in Francia tra il 1995 e il 1997 sotto Jacques Chirac, ha affermato che il rinvio di Tokyo 2020 rappresenta solo la punta dell'iceberg.

Parigi 2024: per Drut (CIO) il progetto è obsoleto

''La crisi che stiamo attraversando ha un impatto duraturo sulla nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita, la nostra economia, il nostro patto sociale, la nostra scelta della società'', ha detto, scrivendo un articolo per Franceinfo. Un fatto che ''non può e non deve rimanere senza effetto sulla necessità imperativa che è quella di reinventarci. (...) I Giochi Olimpici e Paralimpici non fanno eccezione a questo nuovo contesto. Anche loro devono reinventarsi per metterli più in contatto con la realtà.
Ma la risposta a questa crisi può tradursi nel mero rinvio delle date, senza che il modello, sia economico che organizzativo, dei Giochi venga ripensato a fondo?''

Drut ha aggiunto: ''Se il progetto deve rimanere invariato, dobbiamo rivederne i mezzi e concentrarci nuovamente sull'essenziale. La prima necessità è quella di effettuare una rivalutazione del budget di quanto costeranno le Olimpiadi di Parigi del 2024.

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I Giochi di ieri non saranno i Giochi di domani. Dobbiamo accettarlo e insieme immaginare un nuovo modello. Nel giro di poche settimane il CIO potrebbe riunire i comitati organizzativi per i prossimi Giochi Olimpici (Tokyo, Pechino, Parigi, Milano, Los Angeles). L'obiettivo di questo incontro sarà - in linea con ''Agenda 2020'' che aveva già gettato le basi per il cambiamento - esplorare nuove strade, pensare utile, sobrio e responsabile.
Dobbiamo ripensare i Giochi per adattarli, per renderli pertinenti al mondo che cambia. Non saranno in grado di avere luogo a nessun costo, o disconnesso dalla realtà, ai ?margini' del mondo
''.
Drut ha inoltre suggerito di ospitare determinati eventi in un unico sito ''qualunque sia il Paese organizzatore'', citando ad esempio Tahiti o Hawaii per il surf. Stessa cosa per la canoa, dove ''devi costruire un fiume artificiale con ogni nuova edizione. Ancora una volta, ciò comporta il riutilizzo di siti esistenti''.

Ha anche proposto di limitare il numero di sport in esame per essere aggiunti al programma dei Giochi: ''È molto costoso costruire nuove attrezzature per un evento che dura solo tre, quattro giorni''.



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