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27/05/2020

leisure

Da Open Innovation a Open Execution - Punto e a capo

Il nuovo mondo che si sta delineando dopo il Lockdown potrebbe cambiare le regole di business

In una fase storica come quella che stiamo vivendo, possiamo tranquillamente affermare che abbiamo perso delle certezze che consideravamo incrollabili e si aprono scenari del tutto nuovi.
In buona sostanza, l'economia si sta sviluppando in modo molto diverso e soprattutto con aspetti inaspettati.
Negli USA, il valore dell'eCommerce è passato dal 16% al più del 25% e considerando che partiva già da una percentuale molto alta, per capirci più di tre volte quella italiana, il balzo è poderoso.
Le aziende hanno capito, forse, che la supply chain non può essere molto lunga, quindi che "local is better" e anche questo andrà ad incidere sui modelli di business.
Abbiamo anche imparato che il concetto di Open Innovation, ossia un modello di generazione dell'innovazione dove le aziende possono ricorrere a fonti sia esterne che interne per favorire il processo di generazione di nuove idee, è diventato quasi un obbligo.
Il passaggio successivo però lo stanno compiendo molte aziende in tutto il mondo, è quello verso la Open Execution.

Di cosa si tratta? Di operazioni realizzate in modo autonomo da macchine e con macchine, in sostanza operazioni Machine to Machine.
In un'epoca di forte automazione e di impossibilità di muoversi, traslando anche la produzione in digitale per quanto è possibile, nascono modelli di business che si basano su scelte e decisioni delle macchine, basate su algoritmi per ora pensate da uomini, che compiono determinate azioni, sostanzialmente automatiche.
I primi esempi, anche in negativo, arrivano dalla finanza che ormai vede lo scambio di azioni e prodotti per tre quarti avviate e concluse automaticamente da computer, rispondendo a determinate azioni.
Molte catene di approvvigionamento di grandi aziende stanno avviando sistemi di acquisto e vendita del tutto automatici, aggiudicandosi i prezzi direttamente su aste automatiche.
Anche in questo caso sono fattori che non sono recenti. Da anni l'offerta di energia viene gestita in maniera automatica, con transazioni concertate da macchine e dai migliori offerenti.
Il petrolio e le sue oscillazioni nell'ultimo periodo mostrano come la domanda e l'offerta vengano "matchate" attraverso transazioni automatiche, generando per altro una serie di problematiche legate alle scorte.


In un mondo che va verso l'acquisto e vendita di servizi più che di beni, è naturale che si evolva in una gestione automatizzata, abilitata soprattutto da tecnologie come gli smart contract che verificano i vari passaggi.
E' un passaggio epocale per il business, come quello dei vari marketplace B2B che stanno sempre più prendendo piede. @gigibeltrame su LinkedIn e su Twitter 

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