Devastanti gli effetti del COVID-19 sul I trimestre delle società quotate sul FTSE MIB
Secondo l'Area Studi Mediobanca la pandemia impatta su tutti gli indicatori. Manifattura: mai così male da almeno 30 anni. Persi 83 miliardi di capitalizzazione con il petrolifero che registra il calo più netto
Le 25 società industriali e di servizi quotate sull'indice FTSE MIB rappresentano, a fine marzo 2020, il 76% della capitalizzazione complessiva (sono escluse banche e assicurazioni), per un valore di Borsa totale di 288 mld di euro. Nel primo trimestre del 2020 la loro capitalizzazione si è ridotta del -22,4%, con una perdita di 83 mld rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per quanto riguarda i settori, le società del comparto energia/utilities hanno registrato il calo inferiore (103,3 mld; -10,6% sul primo trimestre 2019), mentre il petrolifero, rappresentato da Eni, ha subito la frenata più netta (33 mld; -34,8%), seguito dai servizi (18 mld; -28,1%) e dalla manifattura (134 mld; -25,8%). In generale i primi tre mesi del 2020 hanno segnato una diminuzione del valore di Borsa per tutte le società , ad eccezione delle sole Recordati (8,1 mld; +2,1%) e DiaSorin (6,6 mld; +1,9%). Fiat Chrysler Automobiles N.V. (13 mld; -50,2%), CNH Industrial N.V. (7,6 mld; -49%) e Saipem (2,3 mld; -48%) sono invece i titoli con la maggior flessione.
I dati finanziari del primo trimestre 2020
Rispetto al primo trimestre del 2019, le società analizzate hanno perso complessivamente ricavi per quasi 14 mld di euro (-13,7%). Tra i settori, i servizi hanno registrato il minore calo (-8,8%), seguiti dalle energetiche/utilities (-10,5%), mentre il petrolifero con Eni (-25,2%) e la manifattura (-11,8%) riportano le maggiori perdite di fatturato. Tra le società brillano Recordati (+12%), Snam (+8,1%) e STM (+7,4%).
Nei primi tre mesi del 2020 le società analizzate hanno perso oltre 5 mld a livello di margini industriali (-48,2% sul 1Q 2019). Se da un lato il settore energia/utilities è riuscito ad aumentare il MON (+3,7%), dall'altro si registrano il crollo della manifattura (-61,9%), la flessione dei servizi (-27,9%) e il passaggio in terreno negativo di Eni. Recordati (+19%) si distingue anche per la crescita del MON, seguita da STM (+11,4%) ed ENEL (+4,3%).
Capitolo risultato netto. Per le società del FTSE MIB il primo trimestre 2020 si è chiuso in rosso, segnando una perdita netta di quasi ?8 mld (-8,2 p.p. sul 1Q 2019). Petrolifero (-27 p.p.) e manifattura (-9,6 p.p.) i comparti più in difficoltà . Bene, invece, i servizi (+4,9 p.p.) e l'energia/utilities (+0,9 p.p.). Da segnalare TIM con un utile più che triplicato (determinato in massima parte dalla plusvalenza sulla cessione del 4,3% di INWIT), Recordati (+20,7%) e STM (+8,0%).
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