L'economia digitale e l'eCommerce sono la sfida per le PMI
Quarenghi (Visa): il Paese deve evolversi e il commercio elettronico è un canale che deve essere incentivato e sviluppato. Così come i pagamenti digitali
Con l'Italia chiusa per la pandemia da COVID-19 due milioni di persone hanno scoperto l'eCommerce. E questo può rappresentare un fattore decisivo per la ripresa. Ne abbiamo parlato con Enzo Quarenghi, Country Manager di Visa in Italia.
Cos'è accaduto durante il lockdown?
Durante il periodo di lockdown c'è stato il picco negativo di spesa, come dicono i dati, ma c'è stato un balzo per il mercato dei pagamenti digitali. Alcuni settori, anche se questa non è una novità, sono stati molto più impattati di altri dalla chiusura, in particolare alcune categorie merceologiche come i viaggi, la ristorazione e tutto quanto legato al turismo hanno sofferto più di altre categorie. Uno spunto interessante però è vedere come hanno reagito alcuni operatori del settore, perché abbiamo visto che c'è chi ha perso dal 70 al 90 per cento di fatturato, con grande sofferenza della piccola media impresa che ha avuto bisogno e ha bisogno di aiuto per riprendere e ripartire, ma certamente quelli che avevano accesso all'online come piattaforma distributiva e ricettiva hanno avuto un vantaggio.
Il commercio comunque si lecca le ferite.
Purtroppo possiamo sottolineare solo chi ha potuto contenere i danni e far fronte a parte del business perso dovuto al calo complessivo dei volumi. Un altro elemento molto rilevante riguarda i business di prossimità, che hanno avuto una grossa impennata. Parlo soprattutto di chi questi business li aveva già creati, era pronto per l'asporto e comunque anche chi si è adeguato in corsa ha almeno visto generare entrate. E poi la distribuzione digitale, che non ha subito il contraccolpo di altri settori.
Cosa vi attendete dal settore turistico?
Considerando che il lockdown è finito e si può circolare, ci aspettiamo una certa ripresa anche se nell'arco tra la fine del 2020 e del 2021 non riteniamo probabile un rientro ai livelli, chiamiamoli pre crisi. Sarà un settore che soffre probabilmente ancora per i prossimi 12-18 mesi prima di tornare a una "pseudo normalità". Ora c'è una nuova normalità.
E cosa sta facendo Visa in questo periodo?
Stiamo cercando di lanciare delle iniziative a favore della piccola media impresa, per cercare un po' di stimolare queste realtà. Molte attività sono disorientate e per il nostro Paese le PMI rappresentano la struttura portante, è la dorsale della nostra economia. Bisogna concentrarsi ad aiutarle.
Che cosa ci porteremo nella nuova normalità di questo periodo?
Due milioni di persone che prima non erano online hanno abbracciato lo shopping digitale e questo è un percorso da cui non si torna indietro. In Italia c'è ancora molta strada da fare per quanto riguarda il commercio elettronico, ci sono ancora dieci milioni di persone che non hanno accesso a internet o comunque non fanno uso di commercio elettronico, ma nel periodo del COVID-19 due milioni in più si sono affacciati a questo strumento. E' impossibile fare una previsione di cosa succederà a settembre o ad ottobre o fino a dicembre, non sappiamo se poi il coronavirus sarà davvero sparito , non sappiamo se tornerà, ma quello che sappiamo di per certo è che l'economia digitale e l'eCommerce continueranno a crescere. Bisogna che le PMI che non sono ancora attrezzate per l'accesso a questi canali distributivi si dotino di questi di queste funzionalità per avere un canale in più, che sarà comunque disponibile e validissimo in ogni circostanza.
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