La NBA punta alla stagione di 72 partite per il 2020-21, con inizio pre-natalizio

La lega è ora più disponibile a concludere il campionato prima delle Olimpiadi, che si svolgeranno dal 23 luglio all'8 agosto del prossimo anno a Tokyo

La National Basketball Association sta esaminando un'ipotesi di un programma di 72 partite per la stagione 2020-21 che inizierebbe prima di Natale, secondo fonti del settore e molteplici rapporti. Normalmente le gare di regular season erano 82.
Il consiglio dei governatori della lega ha discusso il potenziale calendario durante una riunione virtuale e il nuovo calendario rappresenta un notevole cambiamento rispetto al pensiero precedente su come e quando iniziare la prossima stagione. Il Commissioner NBA Adam Silver aveva precedentemente affermato che la sua "ipotesi migliore" era che la prossima stagione non sarebbe iniziata almeno fino a gennaio e che non avrebbe messo in pausa il calendario per le Olimpiadi di Tokyo.
Ma mentre continuano i negoziati tra l'NBA e la National Basketball Players Association (l'associazione giocatori) riguardo ai parametri chiave per la campagna 2020-21, inclusi il programma, il tetto salariale e la Luxury Tax, alcuni elementi chiave stanno diventando più chiari, in particolare che una riduzione su larga scala della pandemia di COVID-19 per consentire arene piene o con una importante capienza come preferirebbe l'NBA, non arriverà presto.

Questa triste realtà ha aiutato a ricominciare a prendere in considerazione l'inizio della prossima stagione prima o poi, una situazione che aiuterebbe i media partner come le reti sportive regionali a colmare le grandi lacune nelle loro attuali programmazioni.
Il 22 dicembre è ora una data chiave da prendere in considerazione per l'inizio del campionato 2020-21, sebbene nessun piano sia stato ancora finalizzato. Iniziare la stagione in quella data richiederebbe l'apertura dei ritiri entro la fine di novembre e, a sua volta, un accordo tra NBA e associazione giocatori nei prossimi giorni.
Inoltre, darebbe meno di due mesi di riposo ai Los Angeles Lakers e Miami Heat, finaliste del campionato NBA 2020.
Un avvio anticipato, tuttavia, aiuterebbe l'NBA a tornare verso il tipico calendario da ottobre a giugno per la stagione 2021-22. Il giorno di Natale stesso è stato anche una data chiave nel calendario NBA, con gli ultimi anni caratterizzati da cinque partite di alto profilo nello stesso giorno.
Anche senza usare nuovamente le bolle, come quella di Orlando, l'NBA sta esplorando varie modifiche al programma, inclusi i cluster di gioco geografici che ridurrebbero i viaggi e sono in qualche modo simili a come la MLB ha rivisto il suo programma della stagione regolare 2020, nel tentativo di combattere il virus.

Secondo quanto riferito, l'NBA è ora più disponibile a concludere la sua prossima stagione prima delle Olimpiadi, che si svolgeranno dal 23 luglio all'8 agosto del prossimo anno.
La posta in gioco economica della decisione di riavvio della NBA è enorme, poiché il campionato in una stagione normale genera circa il 40% delle sue entrate annuali previste in precedenza di oltre 8 miliardi di dollari dalla presenza di tifosi. Secondo quanto riferito, la lega ha mancato le sue proiezioni di entrate per la stagione 2019-20 di circa 1,5 miliardi, in gran parte a causa della pandemia, con quasi 200 milioni spesi per gestire la bolla con sede in Florida.