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18/11/2020

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M&A: l'Italia rimane un polo attrattivo per gli investitori USA

Simone Crolla (AmCham Italy): è necessario sviluppare una visione volta sia ad accogliere un numero sempre maggiore di investitori americani in Italia sia a favorire e sostenere maggiormente le nostre aziende nell'acquisizione di asset strategici negli USA

L'emergenza pandemica ha avuto notevoli ricadute sull'economia italiana ma il Paese rimane un polo attrattivo per gli investitori statunitensi. È quanto emerge dal "M&A outlook: Growth and financial trends between Italy and USA", l'incontro promosso da Amcham Italy per presentare il White Paper elaborato dal gruppo di lavoro M&A della Camera di Commercio Americana in Italia che fotografa la situazione delle operazioni fra Italia e USA.
Il report offre una attenta analisi del mercato delle fusioni ed acquisizioni transatlantiche secondo una prospettiva economico-finanziaria, legale e strategica con l'obbiettivo di fornire una overview e soprattutto il sentiment degli investitori statunitensi sul Sistema Italia, anche alla luce del nuovo contesto creatosi nei mercati globali a causa dell'emergenza COVID-19.
Secondo l'outlook di AmCham, nonostante il mercato italiano sia stato seriamente colpito dalla pandemia, ci sono buoni motivi che lo rendono ancora molto attrattivo per gli investitori americani.

L'emergenza sanitaria ha causato sì una contrazione delle operazioni, ma ha imposto nuovi modelli comportamentali che potrebbero rappresentare una opportunità di crescita e di investimenti strategici nel prossimo futuro. In particolare, settori impattanti come Comunicazione, Media & Technology, FinTech, Servizi IT, insieme a comparti d'eccellenza come l'industria alimentare, dimostratasi particolarmente resiliente nel primo semestre 2020, potrebbero sfruttare le opportunità offerte da investimenti transfrontalieri.
"Dalla ricerca emerge chiaramente come la promozione dell'eccellenza italiana nel mondo sia fondamentale. Il dialogo ininterrotto tra i nostri Soci ha permesso di individuare alcune macro-linee d'azione utili ad aumentare l'operatività reciproca tra due economie fortemente interconnesse come quella italiana e quella americana. Per potenziare ulteriormente questa crescita è necessario sviluppare una visione chiara, volta da un lato ad accogliere un numero sempre maggiore di investitori americani in Italia e dall'altro a favorire e sostenere maggiormente le nostre aziende nell'acquisizione di asset strategici negli Stati Uniti", commenta Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham Italy.


L'andamento delle operazioni Italia/USA negli ultimi cinque anni (2015-2019) si è mantenuto stabile, rappresentando una quota significativa del totale delle transazioni. La maggioranza delle operazioni riguarda investimenti statunitensi in Italia che nel solo 2019 hanno rappresentato circa il 67% del totale. Si tratta in particolare di acquisizioni di maggioranza effettuate da buyer strategici o finanziari e con una forte focalizzazione sui settori di eccellenza del Paese: industriale (30% degli accordi totali), TMT (27%) e consumer (20%).
Nello stesso anno anche le operazioni Italiane negli Stati Uniti sono state tutte di maggioranza, tra queste spicca in particolare l'acquisizione da parte del Gruppo Ferrero dei biscotti e degli snack di Kellogg Company. Anche in questo caso i settori più interessanti sono stati quello industriale e quello consumer (50% degli accordi totali). Per entrambi i Paesi l'obiettivo è favorire le operazioni "minoranza" per aumentare il flusso di investimenti e promuovere la costruzione di partnership.
I dati emersi dalla ricerca sono stati inseriti nel White Paper realizzato dal gruppo di lavoro AmCham che sarà presentato a istituzioni e policy makers italiani affinché possano prendere atto delle dinamiche fondamentali nel mercato dell'M&A in Italia e adottare tutte le misure necessarie a migliorare l'attrattività del nostro Paese per gli investitori d'Oltreoceano.


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