Il cloud fa evolvere l'ecosistema IT
Randall Dishmon (Invesco): le strutture aziendali stanno registrando un reale cambiamento epocale. La tecnologia della "nuvola" è responsabile dell'ultima trasformazione
La domanda che mi fanno più spesso gli investitori è: "Ma dove trovate le idee?". La mia risposta è sempre la stessa: guardo ai cambiamenti strutturali che si registreranno nel mondo nei prossimi decenni e cerco di sfruttarne gli aspetti positivi, evitando quelli negativi. In realtà è molto semplice.
Cerco di riassumere ciò su cui rifletto da un po' di tempo. Avete mai pensato alle cose che, nel corso della vostra esistenza, hanno cambiato il mondo? Io lo faccio sempre, pensando non solo a ciò che ha cambiato la mia vita ma anche alle attività che hanno modificato il modo di operare di tutte le aziende del mondo e a quelle che hanno fatto sì che la quotidianità di almeno due miliardi di persone si evolvesse. Ciò che rientra in tale lista è in rara compagnia e degno di attenzione. Ecco alcune delle cose che rientrano nella lista della mia vita:
- personal computer - ha messo la capacità di elaborazione a disposizione di tutti;
- e-mail - ha notevolmente accelerato la velocità di comunicazione;
- cellulare - ha reso possibile la comunicazione, ovunque;
- internet - ha in pratica rivoluzionato l'intero modo di agire di gran parte della gente;
- social media - oltre 2 miliardi di utenti giornalieri attivi sui social network in tutto il mondo in tempi record.
A questa lista si può ora aggiungere un nuovo elemento: il passaggio al cloud. Vi sorprende? Non dovrebbe. Ma è facile che sfugga. Usiamo il PC, mandiamo e-mail, abbiamo un cellulare, navighiamo in Internet più volte al giorno e probabilmente trascorriamo anche tempo sui social media. Nessuno "possiede il cloud" o "va sul cloud" o lo porta con sé. Il cloud è completamente invisibile all'utente. Ecco perché il suo impatto sul mondo sfugge ancora al radar del cambiamento.
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