Quali sono le prospettive per l'ESG e i mercati azionari europei?
Jamie Mills O'Brien (Aberdeen Standard Inv.): aziende e cittadini stanno dando un peso sempre crescente ai fattori ESG nel processo decisionale relativo agli investimenti
L'Europa si sta affermando come leader a livello mondiale per il suo impegno nel campo della sostenibilità. Il Green Deal europeo ne è una evidente manifestazione. Ursula von der Leyen, presidente del Consiglio Europeo, si è spinta a dire che questo piano è per l'Europa "come lo sbarco del primo uomo sulla Luna".
Annunciato nel dicembre 2019, si stima che il Green Deal mobiliterà 1.000 miliardi di euro di investimenti nel corso del prossimo decennio per consentire all'Europa di realizzare la sua visione di un'economia a impatto neutro sul clima, con zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.
In risposta alla pandemia da Covid, inoltre l'UE ha annunciato una manovra di sostegno da 750 miliardi di euro, della quale il Green Deal europeo è parte integrante ed essenziale. Mentre i dettagli sono ancora in fase di messa a punto, è già possibile individuare una serie di priorità che presumibilmente beneficeranno di vantaggi legati al contesto normativo nel corso della futura ripresa: decarbonizzazione dei cicli di produzione dell'energia elettrica in Europa; sostenibilità ambientale dei trasporti e delle operazioni logistiche e riqualificazione degli edifici e delle infrastrutture.
Attenzione all'ESG anche a livello societario
Le ambizioni sul piano delle dinamiche ambientali, sociali e di governance, ovvero ESG, e la capacità di primeggiare in questo campo sono evidenti anche a livello di singoli paesi e aziende. Nel mese di ottobre 2020, una ricerca condotta da BAML (Bank of America Merrill Lynch) ha valutato 34 Paesi diversi sotto il profilo dei fattori ESG. I Paesi dell'Europa settentrionale hanno ottenuto un punteggio elevato rispetto alle controparti globali, con tutte le nazioni eccetto la Finlandia saldamente posizionate "sopra la media".
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