Ripresa: più della metà dei manager nel mondo non la prevede fino al 2022
Gli italiani sono più preoccupati rispetto alla media globale e stimano una riduzione del business per il secondo semestre. Non sono per nulla soddisfatti del supporto finanziario ricevuto dal governo e il 75% richiede un sostegno continuo
Quasi due terzi dei manager italiani teme che la ricaduta economica dovuta alla pandemia COVID-19 duri anche più di un anno dopo l'uscita di un vaccino (61% vs 57% media global). Con la diffusione della notizia della prima fase positiva degli studi clinici ora in terza fase, Kantar evidenzia che il 38% dei business leader italiani (dato in linea con la media global, 39%) si aspetta che la ripresa economica si vedrà entro sei mesi dalla risoluzione della pandemia, mentre un 46% (vs 37% media global) se la aspetta nel giro di un anno. Un 15% di aziende italiane si aspetta addirittura la ripresa ancor più lontana, a 2 anni (vs un 20% dato medio global).
Nel più grande studio sull'impatto del COVID sulle aziende, COMPASS, che ha ascoltato quasi 4500 business leader a livello globale, Kantar, società leader nel mondo nell'insights, data management e consulenza, ha evidenziato quanto segue:
- due terzi dei business leader italiani (75% vs 69% media globale) prevede che la propria azienda chiuda il secondo semestre 2020 in calo. Poco meno della metà di questi (46%, dato in linea con la media global) si aspetta un calo del 20% o meno, mentre quasi un leader su sei (15% sia in Italia che a livello globale) si aspetta un calo superiore al 40% rispetto all'anno precedente.
- solo il 12% dei manager italiani (vs 23% a livello global) si aspetta che la propria attività si riprenda entro sei mesi dalla disponibilità del vaccino, il 44% (vs 41%) entro un anno, ma quasi il 40% (vs 27% media globale) si aspetta che la propria attività richieda due anni o più per riprendersi completamente.
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