Tre imperativi di marketing a sostegno delle strategie di ripresa
Federico Capeci (Kantar): sono la Digital Transformation, Purpose e Sostenibilità, e Performance delle organizzazioni ed innovazione
Oltre due terzi (75% verso 69% a livello globale) delle imprese italiane prevedono di chiudere la seconda metà del 2020 in calo. Poco meno della metà (46%) di queste prevede un calo del 20% o meno, mentre un leader su sei (circa 15%) prevede un calo superiore al 40% rispetto all'anno precedente.
Meno di un quarto (22%) si aspettava comunque una ripresa dell'attività entro un periodo di sei mesi dalla disponibilità di un vaccino, mentre il 44% una ripresa entro un anno: ora con l'emergere della notizia di studi clinici di fase 3 positivi, si può pensare ad un ritorno alla normalità più vicino. Un 39% (dato molto più elevato rispetto alla media globale che registra un 27%) si aspetta che il loro business richiederà fino a due anni per riprendersi completamente dalla crisi del COVID-19. Uno scenario molto preoccupante, emerso dallo studio Global Business Compass, effettuato da Kantar su quasi 4.500 leader aziendali in tutto il mondo.
Quasi due terzi delle aziende italiane (67% vs 61% media global) hanno ridotto la loro spesa di marketing di una media del 36% nel 2020 (in linea con le riduzioni media globali), con circa un 30% (vs un 22% media Global) che stima un taglio fra il 20 ed il 40%.
Tra l'altro, più della metà delle aziende (55%) ha ridotto la spesa per comunicazioni/media e il taglio degli investimenti in quest'area è stato in media del 39%.
Con questi livelli di preoccupazione economica diffusa, Kantar, società leader mondiale in data management, insights e consulting, ha identificato le tre direzioni principali che i team di marketing dovrebbero perseguire per sostenere la strategia di "ripresa" della loro attività.
1. Digital Transformation
L'omnicanalità e l'eCommerce sono in piena espansione. Il 40% dei consumatori dichiara di aver aumentato la spesa per l'eCommerce durante il lockdown, dato che sale al 48% nelle famiglie con bambini. Il 45% dei consumatori continuerà a fare acquisti nei negozi online che hanno provato durante la pandemia. Il 55%* delle aziende intervistate ha investito nelle proprie capacità di eCommerce durante la pandemia. Il cambiamento però non riguarda solo il business online, stanno emergendo nuovi modelli di acquisto e nuovi comportamenti che rendono i brand e le aziende più vulnerabili alla concorrenza. Con il digitale che diventa parte integrante della nuova normalità, le marche che riusciranno a valorizzare l'esperienza del cliente dal punto di vista umano saranno più forti ed apprezzate.
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo