13/01/2021

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Dilemmi creativi e giuridici

 

Una nuova realtà stravolge gli equilibri del diritto d'autore: l'Intelligenza Artificiale (AI) produce delle Creazioni Artificiali (CA). Cosa può e deve cambiare?

Iniziamo il 2021 con una domanda: chi sarà il protagonista dei prossimi 3 anni nella storia dell'umanità?
I cambiamenti climatici, i nuovi virus, capaci di mettere in ginocchio l'economia e la salute mondiale?
Forse nessuno di questi.
Più probabilmente l'AI, acronimo di Intelligenza Artificiale, la nuova frontiera del nostro sapere, della predizione, della creatività.
Di AI ne abbiamo sentito parlare spesso, connotandola di tratti negativi, come fosse una sorta di grade fratello capace di controllare e indirizzare le nostre scelte e i nostri pensieri.

Dilemmi creativi e giuridici

Ma AI è anche un potenziale nuovo generatore di sapere e di soluzioni, come tali proteggibili.
Di questi temi si occupa il bellissimo scritto "Diritto di autore 4.0. L'intelligenza artificiale crea?" scritto da Laura Chimienti ed edito da Pacini Giuridica.
Premessa doverosa: un libro giuridico potrebbe stonare in questa rubrica. Invece, proprio perché tratta il cuore del problema AI, è utilissima la lettura anche per i manager che operano nelle imprese.
Infatti l'autrice, che vanta anni di studio e lavoro sulle tematiche del diritto d'autore e dei diritti che scaturiscono dalla creazione di un'opera dell'ingegno, affronta il tema partendo dal centro.
L'atto creativo è riconoscibile all'AI?
L'AI ha personalità giuridica, requisito essenziale per il riconoscimento di diritti in capo al prodotto del suo "ingegno"?

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E ancora, quali limiti all'approvvigionamento di conoscenza da parte dell'AI, dalla quale scaturirà una nuova creazione, economicamente sfruttabile?

Come emerge la questione necessità di risposte, sulla carta certamente non facili.
Chimienti parte dall'analisi della legge sul diritto d'autore, si datata 1941, ma tra le discipline maggiormente soggette ad aggiornamenti ed integrazioni negli ultimi decenni, proprio al fine di rendere calzante un abito tutelare ad un mondo in cui la tecnologia ha da un lato spinto le possibilità di utilizzo e sfruttamento economico, ed ora assurge addirittura a creatore della nuova opera.
Le oltre 200 pagine di riflessioni ed analisi suggerite tratteggiano i diversi possibili sistemi di tutela, evidenziando come la disciplina sul diritto d'autore costituisca l'alveo naturale in cui ricondurre la nuova regolamentazione. Le questioni, si intuisce facilmente, sono molte e tutte complesse. Del resto, passare da una creatività umana ad una tecnologica, per sua natura instancabile e perfettamente coerente, pone molti quesiti.

Non è certamente un tema che deve essere studiato e trattato seguendo le mode del momento: ricordiamo che l'industria della conoscenza e della creatività è tra quelle destinate in futuro a crescere maggiormente, divenendo uno dei pochi driver di crescita mondiale. Definire in sede mondiale regole comuni potrebbe costituire un ottimo viatico per una sfida da cui dipende una buona percentuale del futuro del nostro mondo
Titolo: Diritto di autore 4.0. L'intelligenza artificiale crea?
Autore: Laura Chimienti
Editore: Pacini Giuridica
Pagine: 224

@federicounnia - Consulente in comunicazione
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