Investire in ESG: attenzione all'analisi rischi-opportunitÃ
Ophélie Mortier (DPAM): Il futuro è promettente. Tuttavia, i rischi non dovranno essere sottovalutati e un'attenta analisi di entrambi gli aspetti dovrà essere la norma
I dati lo dimostrano: il 2020 è stato un anno incredibilmente positivo per gli investimenti sostenibili, sia in termini di attivi in gestione sia di progresso regolamentare a livello globale.
Secondo Morningstar, gli attivi dei fondi sostenibili hanno raggiunto il livello record di 1.25 trilioni di dollari nei primi tre trimestri del 2020; di cui 1 trilione di dollari in Europa. Inoltre, diverse ricerche hanno dimostrato la migliore resilienza dei fattori ESG durante quest'anno così volatile.
Cosa aspettarci quindi dal 2021? Il futuro è promettente per l'ESG e le opportunità non tarderanno a presentarsi. Tuttavia, i rischi non dovranno essere sottovalutati e un'attenta analisi di entrambi gli aspetti dovrà essere la norma.
I rischi da considerare
Più ci si dichiara "sostenibili", maggiori sono i rischi reputazionali che si possono correre. Inoltre, una legislazione non definita e unitaria è uno degli ostacoli primari alla lotta al "greenwashing". L'Unione Europea rimane leader a livello di politiche sugli investimenti responsabili ma, fortunatamente, anche altri Paesi stanno avviando programmi ambiziosi in questo senso.
Canada e Giappone preparano la propria tassonomia e mercati chiave della regione Asia Pacific (Singapore, Hong Kong, Cina, Corea del Sud e Nuova Zelanda) si sono impegnati a predisporre legislazioni specifiche di cui potremo valutarne il livello di implementazione già dai prossimi anni.
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