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28/04/2021

digital

La pandemia ha inciso sull'information management e il futuro è del lavoro ibrido

Muhi Majzoub (OpenText): gli italiani vedono troppe complessità nello smartworking. Ma il cloud aiuta.

La nuova normalità parla di smartworking come nuova modalità di lavoro. Una ricerca condotta da OpenText, azienda leader nelle soluzioni e software di Enterprise Information Management, ha indagato sul tema. E' emerso che quasi un terzo (31%) degli italiani che lavorano in ufficio ritiene di non disporre di strumenti tecnologici e digitali adatti per svolgere le proprie mansioni da remoto, riscontrando difficoltà a gestire adeguatamente il cosiddetto tecnostress (solo il 15% degli intervistati si sente a proprio agio con il flusso di informazioni cui è sottoposto).
Tra le maggiori fonti di tensione, le troppe password da ricordare (39%), l'eccessiva quantità di informazioni e dati da gestire tramite i diversi dispositivi (23%) e i troppi tool da monitorare durante la giornata (22%).
Da non sottovalutare, poi, quel 16% di intervistati che non riesce a "staccare" davvero, a causa del costante flusso di informazioni con cui si deve confrontare.
Quasi 3 italiani su 4 (74%) concordano sul fatto che le fonti da controllare ogni giorno siano aumentate negli ultimi 5 anni: dalle email alle notizie, dai social media ai server aziendali, tanto che quasi il 22% del campione utilizza in media più di 10 account ogni giorno (email, app, piattaforme di condivisione, ecc).


I dati suggeriscono come questo sovraccarico di informazioni abbia un impatto significativo sulla vita degli utenti: solo il 36% dei professionisti è in grado di limitare a 3 o meno il numero di risorse cui accedere per completare un progetto lavorativo. Nonostante questo, gli italiani hanno imparato ad essere veloci: 4 professionisti su 10 impiegano meno di 30 secondi per trovare file o informazioni specifici.
Abbiamo intervistato Muhi Majzoub, Chief Product Officer di OpenText, per capire cosa è accaduto a livello mondiale e cosa sta avvenendo nel mercato del information management.

La gestione delle informazioni: che tipo di mercato è?

OpenText porta innovazioni che prevedono il cloud in maniera definitiva. I contenuti oggi sono principalmente sul cloud, ovviamente non esclusivamente sul cloud e il mercato della gestione delle informazioni deve tenerne conto, ma soprattutto riuscire a gestire i dati che possono arrivare sotto qualsiasi forma. Memorizzarli, proteggerli e gestirli è un processo di business molto importante per le aziende, ma anche per le pubbliche amministrazioni.

E' un mercato che cresce, ma cresce anche la complessità.

Cosa chiedono oggi i clienti?

La pandemia ha aumentato l'accesso di informazioni sul cloud e non solo nella rete aziendale, perché le persone lavorano da remoto. Molte attività hanno modificato la gestione documentale in maniera drastica, penso soprattutto alle aziende che hanno sviluppato l'eCommerce e l'hanno portato in tutto il mondo. L'esperienza del cloud riguarda le interazioni omnicanale e la comunicazione con il cliente sotto tutti i suoi aspetti, dal sito al call center e ai social e con tutte le sfumature intermedie possibili, ma anche la produzione di contenuti e di informazioni che necessita di un sistema di protezione molto avanzato, che significa salvaguardare i dispositivi, fare i backup ed evitare la diffusione di attacchi informatici, come malware e ransomware. I clienti poi chiedono che le soluzioni possano essere facilmente estese e sfruttare le chiamate a funzione, le API, per agevolare la connessione tra informazioni e utenti in totale sicurezza.

La trasformazione digitale è un processo in atto da tempo.


Cosa è cambiato?

Abbiamo recentemente presentato nuove soluzioni perché la pandemia ha accelerato i processi di trasformazione delle imprese. Lavorando da casa, per esempio, è nata l'esigenza delle firme di autorizzazione e quindi in OpenText abbiamo lavorato per creare un'applicazione sul cloud che consentisse di avere una firma digitale e integrarla nelle varie applicazioni. L'applicazione oggi permette di richiedere e ottenere firme digitali in modo molto semplice.

Cosa pensa del futuro del lavoro?

Credo che si svilupperà un modello ibrido, quel che conta comunque è la messa in sicurezza delle persone. Il lavoro a distanza rimarrà una priorità assoluta per i datori di lavoro e una priorità assoluta per i dipendenti, credo che nessuna azienda farà tornare in ufficio il 100% del personale. Tutti i clienti con cui parlo mi dicono che avremo un approccio ibrido, l'ufficio verrà utilizzato solo quando necessario. Questo implica che le aziende devono ripensare ai propri processi interni in maniera profondo e la gestione documentale diventa un elemento essenziale.


Abbiamo tanti progetti attivi.

La sicurezza è l'elemento vitale in questi processi.

Certo, e come OpenText abbiamo effettuato un paio di grandi acquisizioni nel settore della sicurezza e oggi siamo in grado di offrire un backup in tempo reale dei contenuti sul computer di ogni impiegato, ma soprattutto un ripristino immediato delle informazioni. Una scansione dei computer e delle email, una verifica degli indirizzi IP su ciò che si naviga su internet e un controllo dei link. Un sistema di protezione potente e semplice. Il mercato sta crescendo, la domanda che riceviamo riguarda un po' tutti i settori, con una forte concentrazione nella supply chain. Pensiamo oltre alla pandemia: il fermo di una nave nel canale di Suez ha bloccato circa 4000 navi e quindi l'approvigionamento di merci in Europa e Nord America che ha subito ritardi nella consegna delle spedizioni. Avere sistemi di gestione documentale efficienti e flessibili è stato di grande aiuto per la gestione anche di questa emergenza. Ricordiamo che oggi tutto è tracciato, visibile, ma che va protetto e gestito in maniera adeguata con ogni tipo di dispositivo e che le decisioni devono essere prese velocemente.


I clienti pretendono queste soluzioni.

Informazioni a disposizione delle imprese che continuano a crescere, pensiamo per esempio all'IoT.

Avremo tanti sensori in giro per il mondo e all'interno delle aziende. Se penso all'industria automobilistica, già oggi la sensoristica è capace di raccogliere informazioni in maniera importante. OpenText è presente, per esempio, all'interno delle auto Chevrolet e General Motors all'interno dei computer di bordo, con lo scopo di tracciare il comportamento del veicolo e in caso di emergenza può chiamare automaticamente i servizi adeguati. E' solo un esempio di come il mercato si evolve. E lo fa molto rapidamente.


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