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01/06/2022

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Buoni pasto elettronici: la normativa e i vantaggi fiscali e di gestione

Per il datore di lavoro i buoni pasto sono completamente deducibili e con IVA al 4% detraibile. Per i lavoratori non costituiscono reddito. E il digitale ne ha reso ancora più facile e conveniente l'utilizzo

I buoni pasto elettronici sono l'evoluzione del buono pasto cartaceo. Disponibili su tessera ricaricabile e app mobile, sono utilizzabili presso 50.000 esercenti in tutta Italia.
Scegliere un buono digitale significa sia godere di vantaggi fiscali per l'azienda, sia fruire di una maggiore praticità di gestione, sia per l'impresa che per i lavoratori beneficiari. Quali sono le regole?



Buoni pasto elettronici: normativa


In Italia il settore è disciplinato dall'Art.51 comma 2 del T.U.I.R., da decreti ministeriali e da molte circolari e risoluzioni dell'Agenzia delle Entrate. Buoni pasto elettronici normativa, in sintesi: la legge prevede che l'utilizzatore possa ricevere un servizio sostitutivo di mensa di importo pari al valore facciale del buono stesso.
I buoni pasto non sono cedibili, né cumulabili (oltre il limite di 8 buoni) né commercializzabili o convertibili in denaro. Sono utilizzabili per l'intero valore facciale (che è comprensivo dell'IVA prevista).


Quali sono i beneficiari? I buoni pasti elettronici possono essere offerti a tutti i prestatori di lavoro subordinato e anche ai soggetti che hanno instaurato un rapporto di collaborazione con l'azienda, anche non subordinato (come, ad esempio, i lavoratori a progetto). Anche i lavoratori in smartworking possono ottenere i buoni pasto, che possono essere riconosciuti anche a chi svolge le proprie funzioni professionali senza essere presente in azienda.

I vantaggi fiscali


Per il datore di lavoro i buoni pasto sono completamente deducibili e con IVA al 4% detraibile.
Con decorrenza dal 2020, non costituiscono reddito di lavoro dipendente né, conseguentemente, sono soggetti a contributi previdenziali ed assicurativi fino a 4,00 euro per buono pasto cartaceo e fino a 8,00 euro per il buono pasto digitale o da app al giorno per ogni dipendente.
In sostanza, si tratta di un modo semplice per aumentare il potere d'acquisto dei propri collaboratori senza incidere sui costi aziendali, grazie all'esenzione da contributi fiscali e previdenziali.

Semplicità di gestione


L'avvento dei buoni pasto elettronici ha portato anche nuovi strumenti che semplificano la gestione alle aziende e aiutano i beneficiari a utilizzare i ticket.



Le aziende, da un apposito portale, possono visualizzare i dati societari, ricaricare le tessere e i cloud dei dipendenti, gestire l'anagrafica degli utenti. I lavoratori, invece, possono ricercare i locali affiliati o consultare il materiale informativo. C'è anche un motore di ricerca, "DovePranzo", che Edenred - la società che eroga i TicketRestaurant - ha messo a punto in collaborazione con TripAdvisor. Consente di trovare il locale dove pranzare, cercandolo tra quelli più vicini, scegliendolo per tipologia, verificando se effettua consegne a domicilio o asporto, visualizzandone le recensioni, ecc.
Attivando il cloud, inoltre, gli utenti possono utilizzare i buoni pasto anche online sui siti eCommerce dei partner convenzionati e richiedere la consegna del pranzo o della spesa presso il proprio ufficio o domicilio.


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