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28/09/2022

leisure

Pianificare, programmare e il controllo di gestione

Si fa troppa confusione tra pianificare e programmare e il ruolo del controllo di gestione

Negli ultimi giorni ho dedicato 2 SmartBreak, gli appuntamenti live alle 11 del mattino sui miei profili social dal lunedì al venerdì, sul tema della pianificazione.
La pianificazione è un'arte sono stati i titoli e in uno spazio di 7-8 minuti è difficile approfondire tutto quanto, le puntate diventeranno ricorrenti.
Lascio per altro un link a un intervento di Romeo Scaccabarozzi in un altro SmartBreak proprio per chi volesse approfondire il tema.
Sto scrivendo questo articolo perché sono stato travolto dai messaggi, con richieste anche molto strane e mi sono reso conto che pianificare e programmare vengono confuse in molte aziende.
La pianificazione è, provandolo a spiegare in soldoni, il piano industriale, la direzione che si vuole intraprendere e i risultati che si vogliono ottenere, cercando di darsi dei traguardi misurabili.
La programmazione riguarda il budget e i risultati, quindi coinvolge il controllo di gestione che deve verificare le varie fasi e l'andamento, misurandolo costantemente.
Le due cose non sono slegate, ma hanno necessità differenti.


Fatta questa premessa, molti dei messaggi che mi sono arrivati riguardano l'assenza dell'ascolto del personale delle aziende.
Se in una pianificazione non vengono coinvolti tutti gli attori, interni o esterni, difficilmente si raggiunge il successo.
Se in una pianificazione non si prevedono tutti i casi e come reagire a quello che può accadere, difficilmente si raggiunge il successo.
La programmazione è necessariamente a breve termine, prevede di base la revisione costante, una pianificazione è un percorso più ampio ed è difficile affidarsi a tools software che possano venire in aiuto: è strategia e applicazione, è risposta tattica, è visione d'insieme e del business.
Le persone in azienda, quindi, hanno la sensazione di non essere ascoltati, non essere protagonisti.
Se a livello di visione è accettabile, a livello di gestione dei problemi che emergono diventa un freno al raggiungimento degli obiettivi.
Lo vediamo nelle aziende e lo vediamo nelle risposte dei politici di tutto il mondo: visione e programmazione non vanno di pari passo e gli obiettivi diventano impossibili da raggiungere.



Il motivo principale: chiarezza e trasparenza non sono degli accessori, ma requisiti fondamentali.

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