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31/05/2023

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Michael Cacciatore (Pricer): etichette elettroniche per battere l'inflazione

I sistemi intelligenti permettono di avere messaggi puntuali ai clienti e una gestione semplificata dei punti vendita

La comunicazione è un elemento importante, soprattutto nel retail. Abbiamo incontrato Michael Cacciatore, Country Manager di Pricer, per fare il punto della situazione, dato che l'azienda è leader nell'etichette elettroniche nei punti vendita.

Quando si parla di servizi al retail si cerca sempre di parlare di semplicità di gestione.


Assolutamente vero. Noi di Pricer facciamo etichette, quelle etichette elettroniche che si trovano tipicamente nei vari supermercati. Di fatto, sono uno schermo, ma forniscono una serie di informazioni al cliente, aggiornate in tempo reale, e offrono una serie di opportunità per il negoziante. Il prezzo e le informazioni di legge sono necessarie, ma con la nostra soluzione è possibile cambiare molto rapidamente i prezzi senza dover ristampare tutto, gestire le promozioni o, semplicemente, limitare gli errori dell'operatore.

In cosa consiste?


Il servizio è la gestione dello schermo, ma anche quello che sta dietro allo schermo, tanta tecnologia e tante opportunità, Infatti, la cosa interessante e intrigante è quella che non si vede, tra cui la modalità con cui si aggiorna il prezzo.

Non servono cavi, quindi installazione semplificata perché usiamo "la luce", niente wifi, connessioni wireless o radiofrequenza, in modo da non sprecare energia e tempo. Con una frequenza della luce particolare, con un determinato spettro, è possibile inviare dei dati ad ogni etichetta in maniera precisa.



La luce trasferisce le informazioni?


Sì, con il vantaggio di avere basso consumo, zero latenza e sostanzialmente zero problemi.

Immaginiamo una connessione ai sistemi del retailer per gestire il tutto.


Certo, ma qui viene la parte "intelligente". Avere a disposizioni sistemi che dinamicamente possono variare il prezzo diventa un'occasione di business importante per il venditore. Se per caso terminano dei prodotti, è possibile attivare delle scontistiche ad hoc su altri prodotti simili al fine di convogliare quelle vendite, piuttosto di riuscire a gestire tempistiche di sconto durante la giornata.
I nostri sistemi sono in grado di seguire il cliente che ha preso un determinato prodotto a scaffale e fare in modo che il prezzo che pagherà alla cassa sia effettivamente quello che ha letto quando lo ha inserito nel carrello.

Il livello di sofisticazione è molto elevato.

Il sistema è estremamente intelligente, si connette a fonti di informazione aziendale diverse?


Sì, come Pricer siamo gli unici a offrire questo tipo di soluzione perché abbiamo brevetti e tecnologia. Ci sono 300 milioni di etichette installate che funzionano e comunicano tutti i giorni. La cosa interessante è che il prezzo rappresenta oggi solo poco più del 10% dei dati che sono presenti sull'etichetta, il resto sono altre informazioni. Ecco, quelle informazioni si possono estendere.
Alzare il prezzo se sta terminando in magazzino e ripristinarlo nel momento in cui la giacenza torna ad essere ottimale è un esempio lampante di come si può trarre vantaggio da un'etichetta elettronica.

Cogliere il vero "time to market"?


Questo è il sogno di ogni marketeer: proporre il prezzo giusto al momento giusto. Faccio un esempio semplice. Ho dei bambini piccoli, ho bisogno dei pannolini. Se ho un punto vendita che è aperto alle due di notte e mi vende il pannolino in un momento in cui mi serve che anziché costare 9 euro, mi dovesse costare 10, andrebbe bene lo stesso, in fondo pago per un servizio e per un prodotto per me fondamentale! In Pricer abbiamo realizzato una serie di strumenti che permettono di vedere quando una persona eventualmente è lì davanti allo scaffale.


Fare in modo che non cambia il prezzo in cassa prima che lui abbia pagato, ma se applico uno sconto, questo è immediatamente attivato alla cassa perché è un servizio di valore, mentre se aumenta ovviamente questo non deve succedere. Utilizziamo dei sistemi di tracciatura e di intelligenza artificiale, nel rispetto delle norme sulla privacy, per garantire il servizio che, banalmente, potrebbe riguardare la durata media del tempo trascorso nel punto vendita.

C'è la stratificazione di "soggetti software" che devono interagire.


Dal momento in cui un operatore invia il click per un cambiamento di prezzo, decorre del tempo per controllare se sei il cliente che è passato davanti a quel prezzo a scaffale è ancora in negozio. Il sistema poi sincronizza tutto, casse comprese. Le nostre etichette elettroniche usano la luce e si ha una reattività immediata, nessuna latenza, nessuna intererenza e il tutto senza che nessuno debba fare niente nel punto vendita. Faccio un altro esempio concreto di utilizzo. Un prodotto finisce, per esempio un cesto di bottiglie d'acqua, in offerta a 2 euro. Cosa succede? Nella maggior parte dei casi quando finisce il cliente non trova il prodotto e non trova alternative scontate che possano accontentare la sua ricerca, perché un'altra qualità di acqua a 3,50 euro, quel cliente non la compra.


Il prezzo dinamico permette di attivare in secondo un prezzo promozionale su un'altra acqua, magari portandola a 2,50 euro, per poi riportarla a prezzo pieno quando arriva il rifornimento. Si recupera fatturato, si accontentano i clienti, c'è rotazione dei prodotti.



Ma la flessibilità dipende dal cliente?


Noi mettiamo a disposizione gli strumenti per gestire una comunicazione e una promozione sui prodotti davvero puntuale, poi sta ai clienti definire le regole. Ogni azienda retail ha le proprie regole, noi cerchiamo di assecondare i bisogni, i mal di testa dei retailer. Spesso faticano a gestire formati di informazioni diverse, ma noi li aiutiamo a uniformare tutto quanto per semplificare i processi.



Praticità, semplicità e velocità possono riassumere le soluzioni di Pricer?


Sì. Ho semplificato il racconto, si possono legare molti tipi di comunicazione, i prezzi "flash" e via di seguito. Ma Pricer non porta solo la comunicazione, porta telematicamente dati da inserire nello scaffale di fronte alle etichette per guardare cosa accade, ovviamente con GDPR compliant, per aiutare a gestire il punto vendita, non solo le promozioni.


Insomma, abbiamo soluzioni fisiche e tutta una gamma di soluzioni software e un livello di consulenza che ci permette di soddisfare il cliente.

Il mondo dei retail quanto è cambiato negli ultimi anni?


Molto. Se prima un punto vendita poteva vantarsi di avere i prezzi bassi e fissi tutto l'anno, con l'inflazione questo non è più sostenibile. L'etichetta elettronica sopperisce a questo problema, ma poter accendere un "flash su un prodotto" è utile anche per i prodotti vicini alla scadenza, per fare un altro esempio. Migliora le attività nel punto vendita e crea efficienza. Se prima l'etichetta elettronica poteva sembrare un gadget, oggi è quasi una necessità di business.



Ultima domanda: ma quanto consumano queste etichette?


Pochissimo. Tutto un impianto di un ipermercato o di un supermercato di 2000 metri quadri ha un consumo di 45 watt. Anche a livello di sostenibilità, che è una forte esigenza del retail, possiamo dire che comunichiamo con la luce e comunichiamo più velocemente risparmiando energia, più o meno siamo nell'ordine del 97% di risparmio rispetto ad altri mezzi di trasmissione.


Ogni etichetta ha una batteria tampone particolarmente piccola, che serve per alimentare il tutto e ha una durata di 9 anni, ma abbiamo alcuni clienti Coop, Carrefour, che hanno le etichette già da dodici anni e continuano a funzionare. E per la sostenibilità, le etichette le produciamo direttamente noi anche in Europa. Abbiamo un una fabbrica in Germania che produce etichette, l'azienda è svedese, il cuore è ben ancorato all'Europa e siamo molto attenti alla sostenibilità, a non sprecare risorse che sono limitate e vogliamo essere il più vicino possibile al cliente.  


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