La crisi economica aumenta il desiderio di mobilita' alternativa
Martina (Deloitte): Il volano può essere rappresentato dal noleggio, insieme agli incentivi governativi, prezzi di acquisto più contenuti, una maggiore autonomia di percorrenza ed una più ampia diffusione dei punti di ricarica
L’interesse degli italiani verso il mondo dell’ auto è sempre vivo e continua a rivestire un forte “appeal”, pur nel contesto di un deciso calo delle immatricolazioni che sta caratterizzando in generale il settore automotive (-8,4% rispetto ai primi 9 mesi del 2012). Il 60% degli italiani considera ancora l’auto personale come il mezzo di trasporto preferito ed oltre il 66% avrebbe intenzione di acquistare un’ auto entro i prossimi tre anni. Tuttavia, la crisi economica contingente sta decisamente cambiando le preferenze e le abitudini di trasporto e di spesa degli italiani.

Questi alcuni dei dati del IV Osservatorio Deloitte sull’Auto Elettrica discussi nel corso del convegno “Come sta cambiando la mobilità”, promosso in collaborazione con Assolombarda e Unindustria.
La ricerca elaborata da Deloitte evidenzia come la forte attenzione ai costi sia il driver principale che spinge gli italiani a informarsi e documentarsi su forme di alimentazione alternative. A dimostrazione che l’economicità è un aspetto fondamentale, l’85% degli italiani ha dichiarato che l’elevato prezzo del carburante li ha indotti a guidare di meno nell’ ultimo periodo. Circa la metà del campione ha poi affermato che acquisterebbe un’autovettura con propulsione alternativa principalmente per risparmiare sui costi del carburante piuttosto che per preservare l’ambiente. Le ragioni di carattere ambientale hanno quindi una minore influenza.

Spinti, quindi, da una ridotta disponibilità economica gli automobilisti italiani si sono dimostrati più propensi ad interessarsi alle alimentazioni alternative. Senza dubbio il GPL è ancora la forma di alimentazione alternativa più conosciuta: il 54% degli intervistati ha dichiarato di esserne a conoscenza. Seguono i veicoli a batteria (46%), quelli ibridi (40%) e infine i mezzi dotati di cella combustibile (31%).
La propensione positiva verso la mobilità alternativa è testimoniata non solo dal maggiore interesse verso i nuovi metodi di propulsione, ma anche dal fatto il che il 21% degli intervistati si vede alla guida di un “veicolo alternativo” entro 5 anni.
In effetti osservando i dati di vendita del 2013 ad oggi si registra un aumento importante delle immatricolazioni di veicoli ad alimentazione alternativa. Da gennaio i veicoli a metano sono aumentati del 30%, mentre la presenza delle auto ibride sul territorio nazionale è cresciuta addirittura del 141%.
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