I gestori di fondi guardano con più fiducia all’Europa
Hartnett (BofA Merrill Lynch): Gli investitori ora vedono lo scoglio fiscale USA come una minaccia più grande della zona euro. E le prossime elezioni stanno mettendo queste paure ancor più in evidenza
L’Europa vede un ritorno degli investitori, mentre le preoccupazioni sullo “scoglio fiscale” degli Stati Uniti hanno avuto un ruolo centrale. Questo, in sintesi è quanto emerge dal sondaggio BofA Merrill Lynch Fund Manager Survey di settembre.
Per la prima volta dal mese di aprile 2011, la crisi del debito sovrano UE non è più identificata come un alto rischio da parte degli investitori, poichè è stata superata dallo scoglio fiscale americano. La proporzione del panel che più teme il rischio sovrano UE è scesa al 33% dal 48% in agosto. Lo scoglio fiscale USA è diventato il rischio più grande per il 35% degli investitori globali.

"Gli investitori ora vedono lo scoglio fiscale degli Stati Uniti come una minaccia più grande della zona euro - e le prossime elezioni stanno mettendo queste paure ancor più in evidenza", ha affermato Michael Hartnett, Chief Investment Strategist di BofA Merrill Lynch Global Research.
Gli Asset allocator hanno preso una posizione di sovrappeso in titoli azionari della zona euro per la prima volta dal febbraio 2011, quando si era approfondita la crisi del debito sovrano della zona euro. L’1% di Asset allocator sono in sovrappeso nella regione a fronte di un netto 12% sottopeso in agosto. Per la prima volta dall\'estate 2009, l\'indagine ha registrato tre mesi consecutivi di oscillazioni positive a due cifre verso titoli azionari europei. Il 9% degli investitori globali afferma che la zona euro è la regione che più intendono mantenere sovrappeso nei prossimi 12 mesi, a fronte di un 5% che la indicavano come nettamente in sottopeso nel mese di agosto.
Il pessimismo in Europa sta svanendo, secondo la Regional Fund Manager Survey. Gli investitori europei sono equamente divisi sulla questione se l\'economia regionale si rafforzerà o indebolirà nei prossimi 12 mesi - mentre nel mese di agosto il 23% aveva dichiarato che vedeva un indebolimento. La propensione al rischio è in aumento. Gli investitori europei hanno cominciato a “mettere i contanti al lavoro”, facendo crescere le allocazioni in 12 su 19 settori europei.
"Abbiamo visto un rialzo del 25% per le borse europee dal picco negativo di giugno, ma il sentiment in Europa è appena tornato positivo. Ogni estensione del rally rischia di essere guidata da una rotazione settoriale e dall’acquisto di non amate azioni esposte sul mercato interno", ha dichiarato John Bilton, European investment strategist di BofA Merrill Lynch Global Research.
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