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_Dicembre2012

economia

Per Goldman Sachs la crisi USA finisce nel 2013

Hatzius e Stern (Goldman Sachs): Il tema chiave delle previsioni economiche 2013-2016 è la \"grande corsa\" tra ripresa del settore privato e una contrazione di compensazione nel settore pubblico

Per gli Stati Uniti la ripresa dovrebbe essere vicina. La crisi che li attanaglia dovrebbe infatti vedere la sua fine nel 2013. Questo è quanto contenuto in una pluriennale previsione degli economisti di Goldman Sachs, Jan Hatzius e Sven Jari Stehn, sul tema “L\'economia degli Stati Uniti nel 2013-2016: Moving Over the Hump”, e recentemente anticipata alla stampa. Vediamone alcuni estratti.
“Ci aspettiamo che la crescita economica degli Stati Uniti rimanga al di sotto del 2% nel primo semestre del 2013. La crescita del ritmo di austerità fiscale sembra sia atta a portare alla guarigione nel settore privato e al rimbalzo dalle distruzioni associate dall\'uragano Sandy. Il rischio per la nostra previsione è una correzione al ribasso: una concretizzazione del fiscal cliff porterebbe con ogni probabilità a una rinnovata recessione. Dopo il 2013, gli Stati Uniti avranno una crescita superiore al 3%, che non è eccezionale, ma molto meglio di quello che abbiamo visto da quando l\'economia ha iniziato la ripresa nel 2009”.


La spinta del settore privato

Quello che è importante comprendere è che questo non è solo basato su un certo vago ottimismo o un concetto nebuloso di "superamento di una difficile fase corrente", ma piuttosto su un modello di equilibri finanziari che ha messo Hatzius e Stehn in prima linea tra economisti di Wall Street per comprendere questo periodo economico.

L\'essenza del modello è essenzialmente riportata nella tabella (Exhibit 1), che riconosce come le eccedenze del settore privato (sono in aumento i risparmio aziendali e per la casa), siano l\'immagine speculare del disavanzo del settore pubblico.
L\'idea che i deficit del settore pubblico e privato si compensino è fondamentale per la comprensione di quello che abbiamo visto in questa crisi, anche se il quadro non è ancora parte del linguaggio comune. Richard Koo da sempre detto queste cose (VIDEO: www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=DFxWCyHRD1I ).
Nel mondo accademico, Amir Sufi, professore dell\'Università di Chicago, ha scritto molto sui bilanci del settore privato, e come hanno reso questa crisi unica. ( http://faculty.chicagobooth.edu/amir.sufi/MianSufi_summary_Nov2011_public.pdf )
Dopo il 2013, scrivono Hatzius e Stehn, l\'economia americana avrà sempre notevoli vantaggi da un settore privato che ricomincia fare leva (minori risparmi), con la parte peggiore del drenaggio fiscale che sta per finire (può sembrare strano parlare di fiscal drag, quando siamo in presenza miliardi di dollari di deficit, ma la verità è che il disavanzo si sta effettivamente riducendo a un ritmo più veloce che in anni recenti).

Il tema chiave delle nostre previsioni economiche 2013-2016 è la "grande corsa" tra ripresa del settore privato e una contrazione di compensazione nel settore pubblico. (...) Oltre il 2013, però, vediamo un prelievo a un ritmo superiore al tasso tendenziale di crescita, con il fiscal drag che abbatte uno 0,5-1% del PIL”.

La ripresa del mercato edilizio

Hatzius afferma che “un aggiornamento del nostro modello di equlibrio finanziario, suggerisce che la crescita sembra in grado di migliorare a partire dalla seconda metà del 2013. L’edilizia sembra destinata a recuperare con forza, il settore delle imprese dovrebbe iniziare a spendere una quota maggiore del suo flusso di cassa, e il tasso di risparmio personale probabilmente scenderà un po\'.
Nel complesso, il settore privato può fornire un impulso di circa 1,5 punti percentuali alla crescita del PIL nel 2014-2015. Anche con un trascinamento continuo della politica fiscale, questo dovrebbe tradursi in una crescita solidamente sopra il trend del 3% o poco più. Ciò non sarebbe ancora un recupero molto rapido degli standard dei cicli precedenti, ma sarebbe chiaramente migliore del 2% -2,5% visto nel recupero finora”.


Scendendo nei particolari, Hazius anticipa per il periodo analizzato un significativo incremento degli investimenti residenziali, e uno modesto delle spese aziendali (che torneranno a releveraging), oltre a una crescita del tasso di risparmio delle famiglie.
“Goldman vede un aumento del settore edilizio, con un tasso annuo di 900 mila acquisti di case nel primo semestre del 2013, e circa di 1 milione nella seconda metà dell’anno. La previsione di nuove case è di circa 400 mila nel primo semestre, e circa 500 mila (tasso annuo) nel 4° trimestre”.
Hatzius, in conclusione, si pone una domanda. Che cosa possiamo aspettarci nei prossimi anni? “Se le nostre stime e ipotesi sono corrette, il 2013 è probabile che sia una versione più estrema del periodo 2010-2012, con un più grande impulso positivo dal settore privato che viene compensato da un maggiore impulso negativo del settore pubblico. Tutto ciò lascia ancora una tendenza di crescita. Ma ci aspettiamo che l\'impulso netto si trasformi in solidamente positivo negli anni successivi, ipotizzando che il 2013 segnerà il picco del tasso di contrazione fiscale.


Dal 2014-2015, il calo del saldo ex ante del settore privato dovrebbe contribuire per circa 1,5 punti percentuali alla crescita complessiva ma, al momento, supponiamo che la politica fiscale sottrarrà solo 1,5-1 punto percentuale, per un impulso netto di 0,5-1 punto. Questa dovrebbe essere una ricetta per una crescita ben superiore al tasso tendenziale”.
Goldman Sachs ritiene quindi che questa fase di contrazione economica sia quasi finita.

Video
Koo
www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=DFxWCyHRD1I

Hatzius

http://youtu.be/pKpkebZON0I


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