I veri valori lo sono per sempre
Bonferroni: In momenti di grande crisi si riscoprono i veri valori. Nella cultura internazionale Il Teatro alla Scala li tutela da sempre. Nel marketing, brand come Le Fablier, hanno come vocazione la tutela dei valori classici più preziosi
Questa rubrica si ispira alla human satisfaction, visione che, per obiettivi di business, offre alle imprese una tendenza evolutiva della customer satisfaction, e in particolare del restrittivo modello “consumatore”.
Le esigenze che un’impresa e i suoi brand devono soddisfare, per svilupparsi:
Nell’area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.
Nell’area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità, sicurezza, praticità, utilità, assistenza, valore.

Nell’area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà, eco-compatibilità.
Due casi: Teatro alla Scala e Le Fablier
La più completa soddisfazione umana, trova la sua causa prima nei valori profondi, e non nelle semplici emozioni superficiali delle quali sono pieni i mezzi di comunicazione attuali. Dopo anni e anni di “ubriacature” e di menzogne, vediamo come conseguenza positiva della crisi epocale, che è anche conseguenza della mancanza di valori etici e morali, una forte reazione che in molte persone sta avvenendo sia a livello razionale che inconscio, che porta a riconsiderare i valori tradizionali e classici come un fondamento solido da cui ripartire con fiducia e con lumi di speranza.
In questo processo umano, alcuni simboli culturali e anche di mercato, possono rappresentare esempi da seguire per i nostri progetti. Consideriamone due fra i tanti che ognuno di noi potrà riscoprire nel proprio mondo ed esperienza: il Teatro alla Scala, faro internazionale di cultura e vanto italiano, è un illustre esempio. Ma anche nel campo dell’economia di mercato si possono scoprire valori che per loro stessa missione tendono a restare inalterati nel tempo. Abbiamo preso a simbolo di questa tendenza fortunatamente non sopita, un brand che si chiama Le Fablier, che nel settore arredamento rappresenta da anni quei – valori per sempre – confermati con coerenza, sia nelle scelte dei materiali, sia nella classicità della lavorazione.
Il caso Teatro alla Scala
www.teatroallascala.org
Ecco il sito di uno dei classici mitici templi della musica e della cultura. Visitarlo è anche un’avventura culturale, per la ricchezza dei contenuti e delle informazioni. A Milano, venendo dal Duomo, ed entrando in galleria Vittorio Emanuele, non è possibile non “sentire” la presenza dei grandi compositori da Verdi, a Puccini, Rossini e tantissimi altri che si incontravano, fra l’altro, anche con Giulio Ricordi per un caffè e per uno scambio di opinioni e di idee sui loro progetti, destinati a entrare nella memoria eterna della vera cultura.
Percorrendo la galleria appare in tutta la sua nobiltà il Teatro alla Scala, dove molte opere dei grandi Maestri venivano eseguite per un pubblico raffinato e competente. Viene costruito sulle ceneri del Teatro Ducale nel 1776, per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, e inaugurato nel 1778 con “l’Europa riconosciuta” di Antonio Salieri. Il suo nome deriva dal luogo sul quale il teatro viene edificato, dove sorgeva la Chiesa di Santa Maria alla Scala, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini. Nel 1812, con l’avvento di Rossini, diventa il luogo deputato del melodramma italiano e della musica colta, con la sua evoluzione lungo un secolo, e con la sua tradizione esecutiva, fino ai nostri giorni. Le coreografie di Salvatore Viganò (1769-1868) e di Carlo Blasis (1795-1878) estendono il primato artistico del Teatro al balletto. Come potrete approfondire nel sito, numerose e fondamentali saranno le tappe culturali del Teatro, da Bellini, a Verdi, a Toscanini, a De Sabata, per arrivare alla Callas, ad Abbado, a Muti, via via fino ai nostri giorni. Nel 1997 il Teatro si trasforma in Fondazione di diritto privato, aprendo una decisiva fase di modernizzazione.
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