Le società EMEA minacciate dalla crisi dell'eurozona e dalla debole crescita
Carayon (Moody’s): Prevede una persistente fragilità del credito, con un numero di declassamenti che probabilmente continuerà a superare quello delle promozioni
Secondo uno speciale rapporto di valutazione pubblicato da Moody\'s Investors Service, l\'ininterrotta crisi del debito sovrano dell\'eurozona e una crescita debole o negativa del PIL nel 2013, saranno i principali fattori per il credito delle società non finanziarie in Europa, nel Medio Oriente e in Africa (EMEA). Il report, intitolato "EMEA Corporates: 2013 Outlook", è disponibile sul sito di Moody’s.

"A livello di emittenti, Moody\'s prevede una persistente fragilità del credito, con un numero di declassamenti che probabilmente continuerà a superare quello delle promozioni per il 2013", afferma Jean-Michel Carayon, uno dei Senior Vice President di Moody\'s e co-autore del rapporto. L\'agenzia di rating prevede una crescita limitata accompagnata da costanti misure di austerità intraprese dai governi: il risultato sarà uno smorzamento della spesa dei consumatori. Il problema colpirà soprattutto settori come quello delle telecomunicazioni, della vendita al dettaglio e della produzione automobilistica.
Ai primi di dicembre 2012, nella zona EMEA, il numero di previsioni stabili per il settore industriale (Industry Sector Outlooks, ISO - previsioni che esprimono la valutazione di Moody\'s sulle condizioni commerciali che influenzano i suoi rating societari), era solo leggermente superiore al numero di quelle negative. Qualora le tendenze negative persistessero, nel corso del 2013 Moody\'s potrebbe ritoccare altre previsioni al ribasso. A febbraio, l\'agenzia di rating ha modificato in senso negativo le proprie previsioni per i rivenditori europei e per i fornitori di ricambi per il settore auto EMEA e, sempre in senso negativo, ha modificato a novembre quelle per il settore chimico del Nord America e dell\'EMEA.
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