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Integratori alimentari e internazionalizzazione: opportunita' di crescita negli USA

Fiorani (Federsalus): Grazie alla partnership con lÂ’US Commercial Service per il programma SelectUSA, fortemente sostenuto dal Presidente Obama, lÂ’industria dellÂ’integrazione alimentare si prepara ad esportare lÂ’eccellenza europea investendo nel mercato americ

Al primo posto secondo l'AT Kearney 2014 FDI Confidence Index, gli Stati Uniti rappresentano il più grande e ricco mercato mondiale, che nello stesso anno vale quasi 25 mld di dollari , con margini interessanti alle aziende che decidono di investire. Questo anche grazie agli accordi di libero commercio e agli scambi bilaterali privilegiati con 20 nazioni che permettono di raggiungere una popolazione complessiva di 695 milioni di consumatori e 7 trilioni di dollari di PIL. Non si hanno dazi e barriere doganali e si può contare sugli incentivi fiscali offerti dai singoli Stati.
A differenza di quanto accade per altri mercati che vedono l'internazionalizzazione come una leva di sopravvivenza in un contesto di saturazione del mercato nazionale, per l'industria italiana degli integratori alimentari rappresenta un'occasione di crescita strategica finalizzata a esportare l'eccellenza raggiunta negli anni, grazie allo sviluppo tecnologico e agli elevati livelli qualitativi dei prodotti.
"Il know how, la tecnologia e la qualità dell'industria degli integratori alimentari italiana rappresentano ormai uno standard di riferimento nel mondo. I mercati esteri offrono straordinarie potenzialità di sviluppo e oggi ci sono i presupposti per guardare anche gli USA, in cui quest'industria ha avuto origine, come un potenziale mercato di attrattività per investimenti italiani", ha sottolineato Marco Fiorani, Presidente di FederSalus, in occasione dell'incontro di presentazione del programma SelectUSA: Perché investire negli Stati Uniti? organizzato da Federsalus in collaborazione con il Dipartimento del Commercio Americano presso il Consolato USA a Milano.
L'Italia si presenta all'undicesimo posto tra i Paesi esportatori e al tredicesimo per quanto riguarda i Paesi investitori negli USA. Tra il 2009 e il 2013 lo stock di investimenti diretti italiani negli USA è cresciuto del 35% e nei prossimi anni si stima un ulteriore incremento.
Grazie alla partnership tra FederSalus e l'US Commercial Service, verrà realizzato un percorso di lavoro finalizzato a fornire un supporto concreto alle aziende che vogliono investire negli USA, affinché possano prepararsi adeguatamente, conoscere il contesto, la diversa regolamentazione e cultura del business.
"Il SelectUSA Summit del 23-24 marzo 2015 rappresenta un cruciale momento informativo e di incontro con esperti pubblici e privati nel settore degli investimenti", ha affermato Andrea Rosa, CommerciaI Specialist SelectUSA. "In collaborazione con FederSalus, stiamo mettendo a punto possibili spin-off con esperti ed associazioni del settore".
"L'incontro al Consolato USA è stato un momento significativo", ha concluso Fiorani. "La massiccia partecipazione e l'interesse mostrato dalle aziende associate è un chiaro segnale di conferma del percorso intrapreso dall'Associazione di esplorazione dei mercati extraeuropei e di sostegno ai progetti di internazionalizzazione delle nostre realtà imprenditoriali. I tempi e il nostro know how sono ormai maturi. La riunione del Gruppo di Studio sull'internazionalizzazione, non a caso fissata nella medesima giornata, rappresenta l'avvio di una serie di attività di networking e di nuovi progetti che stiamo preparando da mesi, anche in vista di Expo".


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