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L'edge cloud è davvero alla portata di tutti

Hendrickx e D'Auria (Gig Technology): il futuro dell'IoT e del 5G è nell'elaborazione vicino al dato

L'informatica continua a presentare cambiamenti, di tecnologie, ma anche di infrastrutture. Oggi si sta avviando una nuova fase di decentralizzazione dell'elaborazione, al fine di contenere i costi, avere le risorse sotto controllo e al tempo stesso avere la capacità di calcolo più vicina a dove verrà utilizzata.
"Il datacenter tradizionale non è più necessario - ha dichiarato Willem Hendrickx Ceo e co-fondatore di Gig Technology -, esattamente come Airbnb non ha bisogno delle stanze di un hotel classico. Le stanze sono decentralizzate e sparse sul territorio mentre la piattaforma è la chiave vincente. La nostra azienda, che sviluppa soluzioni software, punta a memorizzare i dati e a rielaborarli in un luogo più vicino a dove vengono raccolti perché questi dispositivi, che generano dati per IoT, intelligenza artificiale o robotica, hanno necessità di grandi potenze di calcolo che devono operare in zone limitrofe ai dati per non perdere prestazioni".
Di fatto, si apre un nuovo capitolo nell'ICT, quando si sta ancora attraversando l'epoca della fuga dai server in azienda verso il cloud. L'idea di Gig Technology, azienda nata in Belgio nel 2015, è sviluppare, attraverso codice open source, una piattaforma di edge cloud.
Ma cos'è l'edge cloud? E' un sistema in cui l'elaborazione delle informazioni avviene ai margini della rete, in periferia e non al centro, più vicina a dove i dati vengono prodotti. I benefici principali derivanti dall'utilizzo delle tecnologie di edge computing sono la riduzione della latenza di elaborazione, che permette risposte in tempo reale, e il risparmio di banda, inviando al data center informazioni già elaborate e quindi di minori dimensioni.
La proposta è "rivolta a molte aziende e soprattutto alla comunità degli sviluppatori", ha dichiarato Nino D'Auria, Ceo e board advisor & regional director Europe South di Gig. "Si possono creare soluzioni rapide e trasportabili, nonché scalabili, sfruttando risorse che magari sono già presenti in azienda. Si tratta di un'infrastruttura software nativa su cloud e una serie di procedure automatizzate che rendono alcune operazioni standard per l'implementazione e la gestione delle applicazioni".
Il mercato sembra promettente, la diffusione dell'IoT e l'arrivo imminente del 5G diventano degli abilitatori a servizi che, per necessità di funzionamento, devono essere automatizzate e controllate davvero quasi in tempo reale. Il ricorso a computazioni sul cloud, lontano, allungano i tempi di risposta e creano problemi di banda, facendo lievitare i costi. In fondo, la soluzione di Gig permette un riuso dell'hardware presente nelle aziende, almeno in fase di prototopizzazione, con contenimento dei costi di sviluppo molto significativi.


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