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Se della nostra eccellenza nella tecnologia se ne accorgono all'estero - Punto e a capo - @gigibeltrame

La filiale italiana di Microsoft è stata la migliore a livello mondiale: non è un caso anche se lo è (ma non per caso)

Che la filiale italiana di Microsoft sia stata premiata come la migliore a livello mondiale per performance registrate durante l'ultimo anno fiscale, non è un caso, anche se a tutti gli effetti lo è, ma non è una posizione conquistata per caso.
Qui il gioco di parole è giustificato.
L'Italia è cresciuta tantissimo a livello di adozione di tecnologia informatica, che è sempre bene ricordare non è l'unica tecnologia concepita dall'uomo di cui le persone si avvalgono, ma il mercato, in generale tende a non tenerne conto.
La percezione di tante aziende è che la tecnologia sia un peso, quasi una tassa da pagare per l'innovazione, soprattutto se intesa come adeguamenti al GDPR o la fatturazione elettronica.
Nonostante gli incentivi fiscali dell'Industria 4.0, la percezione è che si sia fatto poco nel nostro Paese.
In realtà, i risultati di Microsoft, ma anche di altre multinazionali del settore, testimoniano che qualcosa si muove.
Certo, non è una rivoluzione, ma l'innovazione in Italia c'è.
A coloro che sostengono che si arricchiscono solo le grandi aziende oltreoceano, ci pensa una ricerca di IDC a spegnere la polemica. Infatti, le grandi aziende americane propongono la tecnologia ma sono gli integratori, prevalentemente locali, a trarre grande vantaggio.
Secondo i dati IDC 2019, per ogni dollaro fatturato da Microsoft, l'ecosistema dei partner genera oggi 9,82 dollari. Quindi, guadagna Microsoft, ma i partner guadagnano quasi 10 volte tanto.
Partner che sono persone preparate e che conoscono il mercato.
Se Microsoft è cresciuta, possiamo dire con certezza che sono cresciuti anche i partner, anche se diventa molto complicato capire di quanto, vuoi per la parcellizzazione del mercato, vuoi per la frammentazione dell'offerta.
Il Microsoft Partner Network nel nostro paese conta oltre 10.000 partner, di cui oltre 5.000 sono attivi sul cloud computing, un dato in crescita del 35% anno su anno e che dimostra come sia il tema caldo anche per le imprese italiane.
Quando, attraverso un  primo messaggio sui social, facevo i complimenti e le auguravo buon lavoro, Silvia Candiani, appena nominata AD di Microsoft Italia, mi rispose "digitalizziamo l'Italia".
Vista la crescita e i risultati, direi che non era un auspicio, ma una promessa, che fa bene alla sua azienda, che fa bene al comparto e fa bene all'Italia.
Il progetto era certamente ambizioso, tanto che c'è un progetto di formazione dell'azienda denominato "Ambizione Italia", ma un conto è fare promesse, coniare slogan, un conto è raccogliere i risultati.

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