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Solo il 30% dei consumatori si fida di quello che un brand racconta di sé online

Ciccarelli (Trustpilot): ascoltare attentamente ciò che i clienti desiderano, raccogliere feedback e imparare da tutto ciò è fondamentale per il successo dell'azienda

Qual è il grado di fiducia dei consumatori nei confronti dei brand quando devono comprare un prodotto o un servizio online? È questa la domanda che si è posto Trustpilot - la più influente piattaforma di recensioni online basata su apertura, collaborazione e trasparenza - nel corso di un sondaggio condotto tra i consumatori italiani con il supporto della società di ricerche YouGov.
I dati non sono particolarmente confortanti. È stato chiesto, infatti, ai consumatori quale sia il loro grado di fiducia quando si parla di informazioni riportate da un'azienda sul proprio sito web, ed è emerso che il 37% non si fida affatto di ciò che un'azienda comunica direttamente di sé. Un dato che divide il campione in tre parti, visto che - al contempo - il 33% non si sbilancia e pensa di dover valutare caso per caso e solo il 30% si dice fiducioso.
Per la stessa ragione, emerge che solo il 32% del campione, quando deve comprare online, si fida di un annuncio pubblicitario del brand, commissionato dall'azienda stessa dunque, mentre quasi analogamente il 33% non si fida affatto e il 35% valuta a seconda dei casi.
Dall'analisi emerge come la fiducia in un brand necessiti sempre più di un supporto esterno all'azienda come quello legato al passaparola di amici e parenti - di cui si fida il 75% del campione - o quello delle recensioni online - consultate dal 72% degli intervistati.
Non è un caso il dato di rilievo registrato a riguardo da Trustpilot nel corso del Black Friday appena trascorso: le ricerche sul portale, finalizzate quindi a verificare cosa pensano gli altri consumatori di una determinata azienda, nel corso del venerdì nero hanno fatto registrare un +64% rispetto ad una giornata media di novembre e, al contempo, il traffico sul sito ha avuto un picco quasi del 38% rispetto ai giorni precedenti.
"Non ci aspettiamo che un'azienda giudichi i propri servizi come mediocri, magari consigliando il prodotto di un competitor rispetto al proprio. Ma ascoltare attentamente ciò che i clienti desiderano, raccogliere feedback e imparare da esso è, a nostro avviso, molto più importante per il successo dell'azienda", ha commentato Claudio Ciccarelli, Country Manager di Trustpilot in Italia. "Questo lo sanno anche i consumatori, che continuano a ricercare fonti esterne all'azienda nel momento in cui devono decidere se dare o meno fiducia a quel brand. I dati registrati da Trustpilot.it nel corso del Black Friday sono la conferma che le fonti aperte e trasparenti sono il futuro della riprova sociale".


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