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Locazioni: nel I semestre ripresa del take up per gli uffici e assorbimento record per la logistica

Secondo CBRE a guidare il recupero, in generale, è la ricerca degli spazi di qualità: l'82% dei mq occupati ha riguardato uffici di grado A

Il mercato delle locazioni mostra segni di ripresa al primo semestre del 2021, come evidenziano i dati elaborati dal Team Research di CBRE Italy. Vediamo il dettaglio per asset class.

Uffici

Per quanto riguarda Milano, il secondo trimestre dell'anno ha fatto registrare un take up pari a 111.400 mq, portando l'assorbimento da inizio anno a oggi a oltre 180.000 mq. Il numero complessivo delle operazioni (123), in questi primi sei mesi, è superiore rispetto ai semestri precedenti, nonostante la presenza di due grandi deal che hanno cubato, da soli, 50.000mq di take up. Dominano le operazioni di piccole dimensioni, ma a guidare il recupero, in generale, è la ricerca degli spazi di qualità: l'82% dei mq occupati ha riguardato uffici di grado A.
A trainare la ripresa sono i settori Business Services Manufacturing& Energy, che insieme hanno assorbito circa il 60% dello spazio affittato. I sottomercati più dinamici sono stati il Central Business District (CBD) e il Centro, che hanno raggiunto il 42% del totale delle transazioni.
I canoni prime rimangono stabili a 600 euro/mqp.a. nel CBD e in PNBD, accompagnati da un crescente ricorso agli incentivi. Nonostante il buon andamento dell'assorbimento nel secondo trimestre, il vacancy rate rimane stabile al 10,7%, ancora sostenuto dai nuovi spazi disponibili sul mercato derivanti dalla ripresa delle completion e da rilasci programmati.
Recupero anche per Roma, con un volume di take up pari a 40.100 mq, in crescita del 39,4% rispetto al primo trimestre. In totale, i primi sei mesi dell'anno hanno visto un assorbimento di quasi 69.000 mq: un aumento del 49% rispetto allo stesso periodo del 2020.Cresce anche il numero di transazioni registrate rispetto al trimestre precedente e su base annua. Anche in questo caso, a dominare sono gli spazi di grado A.
Oltre la metà delle operazioni ha interessato i sottomercati Centro e EUR, che mantengono un prime rent stabile, pari a 450 euro/mq/anno.
In generale, le prospettive sono quelle di una ripresa graduale del take up su entrambe le piazze nella seconda metà dell'anno, con ritorno progressivo della domanda al migliorare delle condizioni epidemiologiche e nuova spinta alla crescita dei canoni.

Logistica

Nuovo record per l'asset class logistica che, con i 575.000 mq assorbiti nel secondo trimestre, raggiunge un volume totale da inizio anno pari a 1,2 milioni, il valore più alto di sempre e in crescita del 40% rispetto al primo semestre 2020. A guidare la domanda sono gli operatori e-commerce e retail omnicanale, responsabili del 56% dell'assorbimento.
Nel primo semestre, i mercati secondari hanno interessato il 31% dell'assorbimento totale, grazie al significativo contributo dei magazzini superiori a 50.000 mq. Si è inoltre consolidata la domanda di last mile nei mercati primari, raggiungendo quota 28% sul totale delle operazioni.
Le prospettive sono quelle di una crescita importante della domanda di spazi per tutto il 2021 e oltre, con crescente penetrazione nei mercati secondari e ulteriore consolidamento della domanda last mile, soprattutto nei mercati primari.
Le buone performance di assorbimento degli sviluppi speculativi mostrano una forte attrattività del segmento, per il quale i prossimi mesi rappresenteranno una prova di maturità.
Stabile il prime rent, a 57 euro/mq/anno. Gli ottimi volumi di takeup mantengono la vacancy ai minimi storici, con valori tra i più bassi in Europa.

Retail

La sospensione delle restrizioni legate alla pandemia Covid-19 e l'apertura dei centri commerciali nei fine settimana hanno avuto risultati immediati sulla ripresa dei consumi, con footfall e vendite in recupero, rispettivamente del 9,7% e del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; in relazione allo stesso periodo, il fatturato dei centri commerciali registra un aumento del 27,1%.
Gli highline rent rimangono pressoché invariati rispetto al periodo pre-pandemia, nonostante sia aumentato il vacancy rate sia per i centri commerciali sia per i punti vendita high street: la stabilità è dovuta al ricorso di significativi ma temporanei aumenti degli incentivi ai tenant da parte delle proprietà. Si riscontra una maggiore attenzione, da parte dei retailer, nei confronti di immobili e location prime a causa di un sentimento di incertezza sul futuro del retail fisico.

 


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