La metà dei lavoratori italiani usa l'intelligenza artificiale generativa senza il permesso

Fortarezza (Salesforce): lo fanno consapevoli che un utilizzo etico e sicuro di questa tecnologia richiede l'adozione di programmi ufficialmente approvati dalle rispettive aziende

L'indagine condotta da Salesforce sull'Impatto dell'Intelligenza Artificiale sul Lavoro rivela un panorama intricato. In Italia, il 17% dei lavoratori utilizza strumenti di intelligenza artificiale generativa, ma il 49% lo fa senza l'approvazione formale dell'azienda. Questa tendenza solleva interrogativi etici sulla gestione dell'AI in ambito lavorativo.
La questione dell'etica e della sicurezza emerge chiaramente. Il 54% degli intervistati italiani ha attribuito indebitamente il lavoro di un'AI come proprio, mentre il 29% simulerebbe competenze avanzate per ottenere opportunità lavorative. Tuttavia, globalmente, il 70% dei lavoratori non ha ancora ricevuto una formazione completa sull'utilizzo etico e sicuro dell'IA.
La mancanza di policy aziendali chiare è un problema diffuso. L'87% nel settore sanitario lamenta policy poco definite. In Italia, il 42% dichiara l'assenza di policy sull'IA, evidenziando la necessità di linee guida per un uso responsabile della tecnologia.
Nonostante le sfide, il 37% dei lavoratori italiani ritiene che acquisire competenze nell'IA renda il proprio profilo più appetibile, mentre il 46% è attratto da aziende all'avanguardia nell'utilizzo di questa tecnologia. La percezione è che padroneggiare l'IA generativa possa portare a maggiore soddisfazione professionale e ad una domanda crescente sul mercato del lavoro.
Mentre l'AI offre opportunità, è essenziale affrontare le sfide etiche e garantire una formazione adeguata. Le aziende devono implementare policy chiare e supportare la formazione continua per guidare la forza lavoro verso un uso responsabile della tecnologia. "Ciò che emerge è che le persone non solo si avvalgono di strumenti di intelligenza artificiale generativa in ambito lavorativo senza autorizzazione, ma lo fanno consapevoli che un utilizzo etico e sicuro di questa tecnologia richiede l'adozione di programmi ufficialmente approvati dalle rispettive aziende", sottolinea Vanessa Fortarezza, Country Leader di Salesforce per l'Italia . "Considerando che il 32% dei lavoratori italiani prevede di integrare presto l'intelligenza artificiale generativa nelle proprie attività lavorative, è evidente che la diffusione di questa tecnologia proseguirà, indipendentemente dalla supervisione dei responsabili. Per realizzare appieno il potenziale dell'AI, è imperativo investire nella formazione dei dipendenti, abilitandoli a utilizzare questa tecnologia tanto quanto quelle precedentemente apprese. Con linee guida chiare, i dipendenti saranno in grado di affrontare i rischi associati all'intelligenza artificiale e allo stesso tempo sfruttarne le innovazioni per potenziare il proprio percorso professionale".

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