Oro a nuovi massimi: cosa aspettarsi dai prossimi sei mesi

Shah (WisdomTree): il rally dell'oro e le previsioni future tra dollaro USA e stagflazione

L'oro ha raggiunto un nuovo massimo storico ad aprile, continuando la forte traiettoria al rialzo degli ultimi sei mesi. Il rally è stato sostenuto dal deprezzamento del dollaro statunitense e, per un certo periodo, dal calo dei rendimenti obbligazionari, segnando un'inversione di tendenza rispetto alle difficoltà che questi fattori avevano causato negli anni precedenti. Le previsioni di consenso qui utilizzate sono state formulate prima della recente ondata di turbolenze che ha colpito i mercati. Al momento, gli indicatori basati sul mercato suggeriscono rischi crescenti sia di recessione che di inflazione, ovvero un contesto di stagflazione che potrebbe generare un aumento significativo dei prezzi dell'oro, come evidenziato nel nostro scenario rialzista. In questa serie di previsioni, esploriamo anche uno scenario molto diverso basato su un'ipotetica politica di svalutazione del dollaro statunitense, il cosiddetto "Accordo di Mar-A-Lago". Sebbene la stima dei parametri sia complessa, prevediamo potenziali turbolenze sul mercato dei titoli di Stato e un crollo del dollaro statunitense. I dazi introdotti per raggiungere tale obiettivo sarebbero altamente inflazionistici. Questo mix di politiche avrebbe un effetto estremamente rialzista sull'oro.

Scenario di base Secondo il consenso, l'inflazione sarebbe rimasta persistentemente al di sopra dell'obiettivo della Federal Reserve (Fed) anche prima dello shock prodotto dai dazi. All'epoca, il consenso prevedeva movimenti molto limitati dei rendimenti obbligazionari e un leggero deprezzamento del dollaro. Presentando una visione conservativa, riduciamo il posizionamento speculativo a 200.000. Questo porterebbe il prezzo dell'oro a 3.610 USD/oncia.

Scenario rialzista Considerati gli eventi di inizio aprile, potremmo essere più vicini a uno scenario rialzista, con un forte rischio di aumento dell'inflazione, deprezzamento del dollaro e potenziale compressione dei rendimenti obbligazionari (a seconda della reazione della Fed). Riteniamo che la domanda speculativa di oro dovrebbe rimanere elevata, alla luce dei crescenti rischi di recessione e inflazione. In questo scenario, i prezzi del metallo giallo potrebbero raggiungere i 4.210 USD/oncia. Ci sono voluti 14 anni perché l'oro passasse da 1.000 USD/oncia a 2.000 USD/oncia, e poco più di un anno per passare da 2.000 USD/oncia a 3.000 USD/oncia. Ipotizzare un ulteriore aumento di 1.000 USD/oncia, che porterebbe il prezzo a superare i 4.000 USD/oncia, non sembra affatto inverosimile.

Scenario ribassista Nel caso di uno scenario ribassista, in cui l'inflazione crolla raggiungendo il livello ambito (2,0%), i rendimenti obbligazionari salgono al 6,0% e il dollaro si apprezza, i prezzi dell'oro potrebbero scendere a 2.700 USD/oncia. Tuttavia, tale livello rimarrebbe comunque superiore a quello visto all'inizio del 2025.

Accordo di Mar-A-Lago In seguito all'accordo del Plaza, tra il 1985 e il 1987 il dollaro statunitense si è svalutato del 48%. Nell'accordo di Mar-A-Lago, ipotizziamo un deprezzamento del 20%. L'inflazione aumenterebbe più di quanto previsto dal nostro scenario rialzista. Per questo esercizio, eliminiamo un'ipotesi esplicita sul rendimento delle obbligazioni, poiché riteniamo che potrebbe oscillare notevolmente in entrambe le direzioni. Sebbene la presunta intenzione alla base della manovra politica sia quella di ridurre i costi di finanziamento del debito statunitense (e quindi i responsabili politici vorrebbero vedere un calo dei rendimenti), il rifinanziamento del debito potrebbe suscitare preoccupazioni circa l'affidabilità degli USA e spingere potenzialmente al rialzo i rendimenti obbligazionari. Come abbiamo visto nella seconda settimana di aprile 2025, un forte aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe essere accompagnato da una notevole impennata del prezzo dell'oro. Tenendo conto di queste complicazioni, abbiamo eliminato ipotesi esplicite sui mercati obbligazionari, presumendo però che l'oro trarrà vantaggio dalle turbolenze sui mercati del debito (in quanto bene rifugio). Riteniamo che il sentiment nei confronti del metallo giallo si rafforzerà notevolmente. Poiché si tratta di uno scenario decisamente fuori campione, crediamo che la nostra previsione di 5.080 USD/oncia sia piuttosto conservativa.

Nitesh Shah, Head of Commodities and Macroeconomic Research, WisdomTree

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