Arioli (Digital360): il volto umano della digital transformation

Come l'azienda sta ridefinendo il futuro, con una tecnologia umanistica per un'innovazione sostenibile

Il 2025 di Digital360 si caratterizza per importanti cambiamenti - a partire dalla riunione della maggior parte delle imprese del Gruppo (quelle basate a Milano) in una nuova, unica sede - che mettono in atto una nuova direzione strategica basata su quattro pilastri: Purpose - fondato sul principio delle relazioni generative: relazioni, sia perché sono centrali in tutte le attività con i Clienti e con i loro rispettivi ecosistemi sia perché lavorando insieme tra pari, le singole realtà del gruppo perseguono un obiettivo di miglioramento; generative per costruire insieme un progetto migliore dove persone e tecnologie si rinforzano vicendevolmente per creare nuovo valore; Persone - la vera forza di un Gruppo multigenerazionale e multidisciplinare, perché è attraverso l'attenzione alla persona che si costruisce un'identità collettiva che porta ciascuno a dare il meglio di sé; Perimetro - attraverso la crescita organica e per acquisizioni e la riorganizzazione in nuove Business Unit; Performance - con una precisa roadmap di crescita.

Digital360 si rivolge a un pubblico di medie e grandi organizzazioni pubbliche e private di qualsiasi settore che vogliono cambiare i paradigmi del loro mercato. Realtà coscienti di avere davanti a sé le sfida del digitale, nel pieno della rivoluzione dell'AI che accelera le trasformazioni in atto con una velocità mai conosciuta prima.

Con questi quattro pilastri e le esigenze dei mercati di riferimento bene in mente, una delle prime azioni nelle quali si è concretizzata questa nuova direzione strategica è stata la nuova organizzazione in tre aree: Advisory, che affianca imprese e pubbliche amministrazioni nel loro processo di innovazione e trasformazione digitale; Connect, che supporta le aziende nelle strategie e nelle attività di comunicazione, nel marketing, negli eventi e nella generazione di opportunità? di business, Digital360 GOV, che è il punto di riferimento per l'offerta di servizi dedicati alla Pubblica Amministrazione e al mondo della Sanità.

All'interno di Advisory è stata fondata iSustainability, che si è recentemente presentata al mercato con una ricerca intitolata "La terza via della sostenibilità 2025". Ne parliamo con Massimo Arioli, Group CEO di Digital360.

Quant'è importante per un'azienda come Digital360 il tema della sostenibilità, e come lo integrate nella vostra strategia?

La sostenibilità non è un tema di marketing né solo di compliance. È un tema di impatto concreto sull'utilizzo delle risorse e sulla capacità dell'azienda di generare valore economico duraturo. Un impegno che nasce da una matrice culturale ben precisa: l'unione tra persone e tecnologie, tra formazione e innovazione. È nel nostro DNA, come Digital360, cercare eccellenze e costruire insieme qualcosa di più grande. La sostenibilità si inserisce perfettamente in questa logica: serve cultura, competenza e collaborazione per farla evolvere da principio astratto a pratica diffusa.

Infatti, dopo anni di proclami e di tentativi, la sostenibilità inizia davvero a essere parte integrante della strategia delle aziende e di come si relazionano con il loro ecosistema. A questo si aggiungono le forze di mercato che indicano, secondo le previsioni di un recente rapporto di Forrester, i benefici finanziari derivanti dall'efficienza supereranno le normative come principali driver di sostenibilità ambientale entro il 2025. È questo il contesto nel quale si inserisce iSustainability.
iSustainability è una nuova realtà, ma non si può parlare propriamente di una startup.

Qual è lo storico da cui nasce e quali la mission e gli obiettivi dell'azienda?

iSustainability nasce dal nostro incontro con Riccardo Giovannini, con il quale abbiamo co-fondato l'azienda a gennaio, che porta con sé più di 20 anni di esperienza in tema di consulenza aziendale sulla sostenibilità. Siamo partiti in corsa, con già una decina di dipendenti - puntiamo ad averne 40 entro la fine dell'anno. L'identità di visione che abbiamo subito avuto con Riccardo si concretizza nella mission di iSustainability, secondo cui la sostenibilità non è un concetto a sé stante, ma è strutturalmente insita nelle attività di business: la sua presenza è imprescindibile e non è un'opzione; la scelta del management è, invece, decidere quando integrarla nel business.

La sostenibilità nelle aziende è tema che riguarda i suoi impatti rilevanti - ambientali e/o sociali - e la loro integrazione nel business in modo compatibile con il conseguimento del profitto. La mission che ci siamo dati è quindi coniugare la redditività dei clienti con la riduzione dei loro impatti ambientali e sociali, assicurando che la sostenibilità sia uno strumento su cui fare leva per ottenere un vantaggio competitivo.

iSustainability è solo l'ultima nata di una realtà multiforme e consolidata, con profonde radici storiche, come possiamo descrivere Digital360 in una battuta?

In una battuta, Digital360 è una società "supertech" e "superhuman". Mettiamo in relazione sinergica le migliori tecnologie digitali con le persone: consentiamo alle persone di usare al meglio le tecnologie digitali per esprimere appieno il loro potenziale. Il progresso per noi è una crescita equilibrata di tecnologie e persone, insieme.

Sono proprio le nostre persone a essere protagoniste con le loro molteplici competenze. Mi piace dire che Digital360 è un'azienda tecnologica "umanistica" perché, oltre a ingegneri, informatici, tecnici, ci lavorano psicologi, neurolinguisti, architetti, designer, laureati in lettere, storia, sociologia e filosofia. Siamo portatori di tutte competenze che i nostri clienti richiedono per guidare i loro processi di cambiamento, perché qualunque nuova tecnologia porta con sé nuove modalità di utilizzo, richiede cambiamento di abitudini e modalità di uso.

Il cambiamento è un importante elemento di crescita sul mercato, ma va gestito con rigore.

Qual è il vostro approccio in merito?

Se pensiamo al processo di adozione di una soluzione ICT, normalmente l'80% della spesa è dedicata al software e il 20% al cambiamento delle modalità di lavoro delle persone. Quando non sono curate entrambe le fasi, ha successo solo il 17% dei progetti. Quando invece si uniscono il software alla formazione e al cambiamento dei processi, il tasso di successo sale al 90%, perché una nuova tecnologia funziona solo se le persone sono in grado di utilizzarla.

In Digital360 abbiamo profonda conoscenza dei sistemi ICT, ma siamo particolarmente focalizzati sulla componente umana: ci concentriamo su quel 20% di spesa che è determinante per il successo dei progetti, aiutando le persone a fare in modo che l'introduzione di nuove tecnologie produca realmente valore. La nostra area People & Change è dedicata proprio a perseguire questo obiettivo, occupandosi di gestire i processi di cambiamento a 360° per favorire la trasformazione culturale, di definire e attuare una strategia per la gestione e lo sviluppo delle persone, e di costruire e favorire l'adozione di nuove abitudini, attraverso tecnologie avanzate e modelli innovativi di organizzazione del lavoro.

Abbiamo parlato di sostenibilità; quali sono le altre grandi tematiche che l'offerta di Digital360 indirizza?

Se andiamo a vedere le macroevoluzioni di scenario che caratterizzano il nostro tempo, abbiamo individuato come percorsi di investimento anche l'intelligenza artificiale e la cybersecurity. Abbiamo scelto di investire su questi trend per crescere e giocare un ruolo sempre più rilevante, sia nel settore pubblico sia in quello privato.

Nello specifico, come articolate la vostra offerta AI?

L'intelligenza artificiale sta generando una trasformazione epocale, paragonabile all'avvento della telefonia mobile nelle telecomunicazioni. In questo scenario caratterizzato da molte opinioni non sempre informate che creano "rumore di fondo", è fondamentale sviluppare una visione chiara per poter portare valore concreto. Al centro di questo cambiamento rimangono sempre le persone, che devono crescere insieme alla tecnologia per esprimere appieno le proprie potenzialità.

La nostra offerta quindi si sviluppa lungo tre direzioni strategiche:

- Strategia e governance: aiutiamo i clienti a definire una visione strategica per l'utilizzo dell'AI e dei dati, garantendo conformità normativa, protezione della proprietà industriale delle aziende clienti e sostenibilità a lungo termine.

- Integrazione e adoption: supportiamo l'implementazione dell'AI nelle infrastrutture aziendali, identificando le aree dove può generare il massimo valore per il business. L'obiettivo è liberare le persone dalle attività ripetitive, permettendo loro di concentrarsi su compiti strategici e dar loro tutti gli strumenti tecnologici per prendere decisioni più consapevoli e basate sul maggior numero possibile di dati analizzati con precisione e rapidità.

- Soluzioni personalizzate: sviluppiamo agenti e applicazioni ad hoc per rispondere a esigenze specifiche di ogni organizzazione, lavorando per includere la componente di esperienza di ciascuna organizzazione all'interno di questi strumenti, per far in modo che la AI dia risposte sartoriali e non generalistiche.

- La cybersecurity è un altro tema chiave per il business moderno.

Qual è il vostro approccio?

Le minacce evolvono rapidamente, richiedendo soluzioni di sicurezza integrate di rilevazione e la capacità di rispondere in tempo reale. Occorrerà imparare dalla lettura degli allarmi "falsi-positivi" derivanti dalla natura probabilistica dell'AI. La protezione dei dati e la privacy diventeranno sempre più cruciali, spingendo le organizzazioni a implementare misure di sicurezza informatica più resilienti.

Il nostro approccio comporta un passaggio evolutivo dalla compliance regolamentare al consolidamento del rapporto di fiducia con i nostri clienti. In questo contesto la formazione continua del personale è fondamentale per prevenire violazioni basate sul fattore umano, che statisticamente rappresenta il punto di ingresso più vulnerabile.

Ci sta raccontando di un'azienda in grande trasformazione e c'è tanta carne al fuoco.

Come state costruendo il futuro di Digital360?

Il nostro piano di crescita comporta un'azione di continua spinta sulle aree e le competenze che hanno storicamente decretato il successo delle singole realtà del Gruppo, unita all'ampliamento del nostro perimetro nelle aree AI, sostenibilità e cybersecurity, e al completamento della gamma di servizi che offriamo, attraverso il rafforzamento delle Business Unit e a nuove acquisizioni.

Abbiamo grandi ambizioni per il futuro, consapevoli sia della molteplicità di competenze di cui disponiamo sia, soprattutto, dell'unicità di un modello di business basato sulla creazione di relazioni generative con i nostri clienti e per il loro ecosistema di clienti finali, partner e stakeholder. Su questo e sui trend tecnologici che abbiamo delineato investiremo per crescere e affermarci con un ruolo sempre più rilevante.


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