Volatilità sui Treasury USA: un'opportunità tattica per chi investe

Gallo (Federated Hermes): i fattori che hanno mosso i mercati obbligazionari statunitensi di recente

Il <strong>mercato obbligazionario</strong> statunitense ha mostrato forte <strong>volatilità</strong> negli ultimi mesi, spingendo i <strong>rendimenti dei Treasury</strong> su livelli più elevati. Questa situazione, generata da un mix di fattori politici ed economici, potrebbe offrire una specifica opportunità agli investitori, secondo l'analisi di <strong>R.J. Gallo</strong>, Senior Portfolio Manager for Fixed Income di <strong>Federated Hermes</strong>.

Ad aprile, l'introduzione di dazi elevati e le incertezze sulla guida della <strong>Federal Reserve</strong> hanno innescato vendite sui titoli statunitensi. Questo ha causato rapide oscillazioni nei <strong>rendimenti dei Treasury</strong>, nel valore del <strong>dollaro</strong> e nei prezzi delle azioni. Successivamente, a maggio, l'approvazione alla Camera di una legge di bilancio con elevati deficit previsti (<strong>Big Beautiful Bill</strong>) ha ulteriormente contribuito all'aumento dei rendimenti sui <strong>Treasury</strong> a lungo termine e sui titoli di Stato di altri paesi sviluppati. L'effetto complessivo di questa fase turbolenta è che il rendimento medio dell'indice dei <strong>Treasury</strong> statunitensi è ora superiore di circa <strong>20 punti base</strong> rispetto all'inizio di aprile.

Prevedere la direzione futura dei <strong>rendimenti dei Treasury</strong> resta complesso. Il sentiment del <strong>mercato obbligazionario</strong> e le aspettative economiche possono mutare rapidamente, spesso influenzati anche da sviluppi politici inattesi.

Il dibattito sul bilancio federale statunitense non è ancora concluso. Il Senato potrebbe decidere ulteriori tagli alla spesa rispetto a quelli approvati dalla Camera, una mossa che il <strong>mercato obbligazionario</strong> vedrebbe favorevolmente. Al contrario, se i senatori moderati dovessero limitare i tagli, ad esempio sul <strong>Medicaid</strong>, l'effetto sui rendimenti potrebbe essere l'opposto, portando a un leggero aumento.

La <strong>Federal Reserve</strong> mantiene una posizione di attesa. L'inflazione risente dell'aumento dei dazi, ma questo impatto potrebbe essere temporaneo. Di fronte a una potenziale debolezza del mercato del lavoro, la <strong>Fed</strong> potrebbe decidere di non concentrarsi esclusivamente sulle preoccupazioni inflazionistiche. Dato che la crescita economica degli Stati Uniti è attesa in rallentamento e che le politiche tariffarie più drastiche appaiono meno probabili, un allentamento monetario da parte della <strong>Fed</strong> nel corso di quest'anno appare al momento più probabile che non.

Riassumendo, il <strong>mercato</strong> sconta attualmente un <strong>allentamento</strong> monetario della <strong>Fed</strong> di portata limitata. Le economie, sia statunitense che globale, sono vulnerabili a un rallentamento indotto dal caos tariffario. Il Presidente Trump ha, almeno in parte, mitigato le sue tattiche commerciali più aggressive. Infine, i <strong>rendimenti</strong> del <strong>mercato dei Treasury</strong> si attestano ora su livelli più elevati dopo una fase ricca di eventi. Tutto ciò suggerisce che i <strong>rendimenti dei Treasury</strong> potrebbero trovare una strada verso il basso, anche se graduale. Questa prospettiva potrebbe risultare vantaggiosa per gli investitori obbligazionari nel breve periodo. ##fine##

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