Le due fasi della crescita dell’azionario
Keating (Credit Suisse): Sono presenti dei rischi di instabilità , anche se essi appaiono molto dilazionati nel tempo
La liquidità globale sta crescendo rapidamente, i rendimenti degli asset a basso rischio sono contenuti, e gli investitori vengono spinti a scegliere le azioni e i titoli di credito più rischiosi. Molti investitori ritengono che ciò sia insostenibile, ma ipotizziamo due fasi - la prima, che forse durerà indicativamente per i prossimi due o tre anni – in cui i mercati azionari cresceranno molto di più (con correzioni temporanee), mentre i mercati creditizi resteranno solidi. Solo dopo tutto ciò emergerebbero una consistente instabilità e mercati nettamente più deboli.
Durante la prima fase prevediamo un circolo virtuoso, poiché la consistente liquidità e il rialzo dei prezzi degli asset influenzano l’economia reale, aiutando i disoccupati e il capitale a ritornare produttivi. Ciò sospingerebbe così gli utili societari e aiuterebbe a giustificare il preventivo rialzo delle valutazioni degli asset.
Questo processo è già in corso negli USA. Il settore residenziale è in forte ripresa e, sebbene la crescita del PIL possa apparire fiacca, in realtà è notevole, tenendo conto delle consistenti problematiche fiscali. Quando queste verranno meno, l’economia sarà esposta appieno all’impatto della liquidità della Fed, e la risultante accelerazione della crescita dovrebbe giustificare gli elevati prezzi degli asset. L’Europa è ancora indietro, ma lentamente sta prendendo la giusta strada, mentre il Giappone lo è ancor di più.
Nella seconda fase questo processo andrà fuori controllo. I prezzi delle azioni cresceranno verosimilmente più di quanto giustificato, anche a fronte di un’economia ancora in miglioramento e, con ogni probabilità , le banche centrali ritireranno la liquidità troppo lentamente.
Inoltre, i Treasury diverranno vulnerabili non appena emergerà l’inflazione, dapprima probabilmente non per la manodopera, ma per il petrolio. Per quest’ultimo la sottostante situazione della domanda-offerta resta molto tesa (nonostante la temporanea debolezza odierna), anche se il petrolio e il gas di scisto USA potrebbero posticipare il giorno della resa dei conti. Pertanto sono presenti dei rischi di instabilità , anche se essi appaiono molto dilazionati nel tempo. Per il momento riteniamo che gli investitori debbano focalizzarsi sugli effetti positivi del flusso di liquidità .
Giles Keating, Head of Research for Private Banking e Wealth Management di Credit Suisse