Esigenze e aspettative di chi e' in cerca di una occupazione
Trovare lavoro in tempi di crisi: da un sondaggio Hivejobs emerge che sono alte le propensioni per emigrazione, flessibilità e l’uso del web per la ricerca
Disponibilità a trasferimenti all’estero anche fuori dai confini europei, grande flessibilità in termini di orari, mansioni e sede di lavoro purché la posizione ricoperta sia in linea con il proprio profilo e forte intraprendenza a promuoversi e a cercare opportunità professionali attraverso un mix di strumenti, in primis i canali digitali e i social network. Queste le principali evidenze emerse dal sondaggio realizzato a inizio aprile 2013 da Hivejobs, società di recruiting online che ha introdotto un’innovativa modalità di ricerca e selezione del personale basata sull’impiego di professionisti specializzati (gli HiveScout) provenienti dallo stesso settore dei candidati. L’indagine ha coinvolto un campione di oltre mille persone chiamate a rispondere attraverso il web ad una serie di domande su bisogni ed aspettative legate alla ricerca di nuove opportunità professionali. Di seguito una sintesi delle principali evidenze emerse.
Italia o estero? Per chi cerca lavoro non esistono confini
A dispetto di chi vede gli italiani fortemente restii ad abbandonare il proprio Paese per cercare fortuna all’estero, il 77% delle persone intervistate dichiara, in questo particolare momento di crisi, di essere disposto ad accettare delle offerte di lavoro fuori dall’Italia. In particolare, il 58,5% considererebbe delle posizioni anche al di fuori dell’Unione Europea, specialmente i più giovani tra i 18 e i 24 anni, mentre il 19,3% del campione accetterebbe un trasferimento unicamente in Europa, alternativa favorita tra i 25 e i 30 anni e fra gli over 55.
Propensi alla flessibilità purché il lavoro sia in linea con il proprio profilo
Una posizione in linea con il proprio background scolastico e/o profilo professionale: è questo quello che chiedono i due terzi delle persone rispondenti al sondaggio in particolare coloro con un’età compresa tra i 25 e i 55 anni. Un’apertura maggiore si riscontra invece tra i più giovani (18-24 anni) che, affacciandosi per la prima volta al mondo del lavoro, si dicono disposti, nel 70% dei casi, a valutare qualsiasi offerta di lavoro anche quelle non propriamente in linea con il proprio profilo. Parlando di flessibilità , la disponibilità degli intervistati sembra molto ampia per tutte le fasce di età . In particolare oltre il 77% dei rispondenti si dimostra favorevole ad accettare offerte di lavoro che richiedano una elasticità in termini di orari, il 71% sarebbe disposto a cambiare sede di lavoro e il 67% acconsentirebbe ad una flessibilità di mansioni. Solo il 3% del campione dichiara di non voler considerare una occupazione che imponga questo genere di flessibilità . Anche sul fronte della remunerazione economica oltre l’80% del campione si dichiara favorevole ad accettare una retribuzione che comprenda una quota fissa di salario e una quota variabile legata al raggiungimento di obiettivi specifici.
Caratteristiche dell’azienda ideale? Prospettive di carriera e un buon ambiente di lavoro
Sebbene la retribuzione economica rappresenti una discriminante importante per il 17% degli intervistati, gli elementi principali che motiverebbero gli italiani già in possesso di un impiego a non cercare un nuovo posto di lavoro, sono la possibilità di fare carriera e crescere professionalmente (34,8%), specialmente per i giovani tra i 25 e i 30 anni (45%) e il fatto di poter contare su un ambiente di lavoro favorevole (37%). Questo ultimo aspetto risulta particolarmente importante per le persone over 55 che lo segnalano come discriminante fondamentale nel 48% dei casi.
Lavorare in proprio? Un’ipotesi molto diffusa, soprattutto dopo i 50 anni
Interessante notare anche come una persona su due (53% del campione) abbia considerato negli ultimi 6 mesi la possibilità di mettersi a lavorare in proprio, aprendo ad esempio una partita IVA. Percentuale che tende a salire considerevolmente tra gli over 55, che la ritine una valida alternativa al lavoro subordinato nel 72% dei casi.
Ricerca di lavoro sempre più sul web, anche per gli over 55
Sono circa l’80% dei rispondenti ad utilizzare molto (29%) e moltissimo (49,5%) i canali digitali per promuovere la propria candidatura e cercare nuove offerte di lavoro. E non sono solo i più giovani ad affidarsi a questi strumenti, anche le persone over 55 utilizzano il web molto e moltissimo nel 65% dei casi. Linkedin si attesta al primo posto nella classifica degli strumenti digitali privilegiati da chi è in cerca di una occupazione, ottenendo l’85% delle preferenze. Interessante osservare tuttavia come chi naviga in rete alla ricerca di nuove offerte decida di affidarsi ad un mix di canali: a Linkedin si affiancano piattaforme di incontro tra domande e offerte di lavoro quali Monster (80%), Infojobs (74%) e Joprapido (50%). Rimane bassa la percentuale di utilizzo di Facebook (12,5%) e Twitter (5,9%) percepiti principalmente come social network meno legati alla sfera professionale. Inoltre, quasi 2 persone su 3 affermano di utilizzare gli strumenti digitali come mezzo di formazione e apprendimento per accrescere le proprie competenze ed abilità . Nello specifico il 31% afferma di utilizzarli moltissimo e il 33% molto con queste finalità .