La musica: grande risorsa per i giovani, e per tutti
Bonferroni: i casi Fondazione De Andrè e Ca’ Bianca sono esemplificativi di come il connubio con la musica possa mettere in evidenza la propensione relazionale e umana di un’impresa
Dopo aver per dieci mesi in questa rubrica analizzato la propensione alla human satisfaction da parte di molte note imprese, ho pensato che un connubio imprese-musica possa mettere in evidenza sia la propensione relazionale e umana di un’impresa, sia la capacità di locali e istituzioni a soddisfare tale necessità . La musica è infatti una grande risorsa a ogni età , e in particolare per i bambini e i ragazzi può veramente rappresentare un modello e un metodo preventivo, contro le facili emozioni. Iniziamo il nostro viaggio partendo da due imprese, agenti in campi diversi ma comunque orientate totalmente o in larga parte allo sviluppo della musica.
La Human Satisfaction
Le esigenze che un’impresa e i suoi brand devono soddisfare, per svilupparsi.
Nell’area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.
Nell’area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità , sicurezza, praticità , utilità , assistenza, valore.
Nell’area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà , eco-compatibilità .
Il caso Fondazione De Andrè
www.fondazionedeandre.it
Si tratta di una ONLUS costituita dalla “Fondazione Fabrizio De André”, con sede legale a Genova in Via G. D’Annunzio 1 e Sede Direttiva a Milano Via Morozzo della Rocca 9. La Fondazione opera su tutto il territorio nazionale anche a mezzo di sedi locali per lo sviluppo delle attività . La Fondazione, di cultura poetica e musicale, non ha scopo di lucro. Essa si propone:
- di consentire, agevolare e promuovere la consultazione e lo studio delle opere, dei documenti, manoscritti, che saranno donati dagli eredi di Fabrizio De André, e che saranno catalogati ed ordinati secondo opportuni criteri;
- di diffondere la conoscenza del pensiero, dell’opera e della vita di Fabrizio De André;
- promuovere attività di elevazione civile e culturale, iniziative atte a tutelare e continuare l’opera di ricerca musicale e poetica, caratteristiche dell’opera e della vita di Fabrizio De André;
- di favorire la riqualificazione, sviluppo e conoscenza del Centro Storico di Genova in particolare, e di altre realtà mediterranee, nel ricordo del cantautore genovese Fabrizio De André, anche stimolando e affiancando le Istituzioni preposte;
- di svolgere la proprie attività nei settori della promozione della cultura e dell’arte e della beneficenza a favore di persone svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari e ad Istituzioni che direttamente si occupano di persone che si trovano in condizioni di disagio sociale.
Per il proseguimento dei suoi scopi di promozione civile e di diffusione della conoscenza, la Fondazione:
- svolge attività di studio, di promozione, di intervento, sia direttamente, sia organizzando o favorendo riunioni, convegni, seminari, mostre, iniziative artistiche e manifestazioni culturali e musicali in Italia e all’estero, ed ogni altra iniziativa rispondente alle finalità istituzionali, per la miglior conoscenza e la divulgazione dell’opera di Fabrizio De André, il tutto sia agendo direttamente che partecipando ad iniziative di terzi, o riconoscendone la legittimità , o anche concedendo sovvenzioni, premi o borse di studio;
- crea e gestisce archivi cartacei ed elettronici per la conservazione e consultazione delle opere di Fabrizio De André;
- cura, pubblica e gestisce siti in reti telematiche mondiali e internazionali ( attualmente internet), nazionali e locali, mediante utilizzo di elaboratori propri od altrui, per la divulgazione dell’opera di Fabrizio De André;
- compie ogni operazione di vigilanza per la tutela dell’immagine dell’opera artistica, civile e sociale di Fabrizio De André, vigilando su tutto ciò che viene realizzato con riferimento alla sua persona e alla sua opera;
- favorisce e promuove la concessione di contributi di spese anche di viaggio, a giovani artisti ed operatori, in genere nel campo della musica e dello spettacolo, per programmi di studio in Italia e all’estero, per partecipazioni a iniziative culturali e musicali, spettacoli, scuole, corsi di aggiornamento o di perfezionamento.
La Fondazione potrà inoltre, per promuovere e favorire la ricerca, organizzare corsi, seminari, conferenze, convegni e manifestazioni in genere, attinenti allo scopo sociale, sia nei locali a sua disposizione, sia presso associazioni e istituzioni aventi oggetto analogo, affine e connesso al proprio, o in luoghi messi a disposizione da privati, imprese, Università , enti pubblici o pubbliche autorità , utilizzando anche materiale didattico stampato e audiovisivo, approntato a cura della Fondazione stessa.
La Fondazione si mantiene costantemente disponibile ad una collaborazione diretta con Istituti culturali simili, con Conservatori di musica, scuole, associazioni, imprese pubbliche e private, enti pubblici, artisti, musicisti e singoli compositori privati, sia in Italia che all’estero.
In sintesi la tendenza della Fondazione De Andre’ alla Human Satisfaction
Area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.
Queste necessità , che sono di tutti, saranno immediatamente soddisfatte, se avrete la fortuna come ho avuto io, di conoscere personalmente Dori Ghezzi, moglie di Fabrizio De André e lei stessa ottima artista. Sa portare avanti con pazienza, volontà e coraggio la Fondazione, nella viva memoria del suo grande marito e compagno di avventure vitali e significative, compiute all’insegna dell’amore per il pubblico.
Area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità , sicurezza, praticità , utilità , assistenza, valore.
Se avete letto lo statuto della Fondazione, non vi sono certo sfuggite le varie opportunità e progetti nei quali è coinvolta, come promotrice. Per chi si occupa di musica e coglie gli aspetti etici e valoriali di questa area umanamente essenziale, trova nella Fondazione, nata a Genova, un…porto sicuro.
Area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà , eco-compatibilità .
Nello statuto è indicata una importante missione della Fondazione, che rivolge particolare attenzione, come è scritto, “nei settori della promozione della cultura e dell’arte e della beneficenza a favore di persone svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari e ad Istituzioni che direttamente si occupano di persone che si trovano in condizioni di disagio sociale”. E’ da sottolineare e promuovere questa idea concreta e nobilissima.
Il caso Ca’ Bianca
www.cabiancamilano.com
Circondato da un parco secolare, l\'albergo Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio è un quattro stelle, che si distingue per i suoi ambienti dalla personalità ben precisa e l’efficienza dei servizi. La particolare attenzione agli arredi offre un’atmosfera accogliente e rilassante. Le camere silenziose si affacciano sul giardino interno, dove percorsi nel verde consentono di passeggiare e stare a contatto con la natura.
Il Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio, uno dei pochi alberghi della città immerso nel verde, è ideale per chi viene a Milano sia per lavoro sia per piacere. La posizione del Cabianca Hotel a Milano, fuori dalla zona a pagamento Ecopass, è comoda per chi viaggia in auto o in moto che può essere lasciata nell’ampio posteggio: con il tram numero 2 - capolinea di fianco all’albergo - e con biglietti che si possono acquistare alla reception - si possono raggiungere tutti i punti interessanti di Milano. Il Ca’ Bianca si trova nei pressi di quell\'area della città manifatturiera (fabbriche di biciclette, acciaierie e ceramiche) di una volta, oggi cittadella della moda e del design (Superstudio di via Savona, Teatro Armani di via Bergognone, Fondazione Arnaldo Pomodoro di via Solari) e scenario del vivace Fuorisalone, con tutte le manifestazioni openair legate al Salone del Mobile.
La perfetta armonia tra antico e moderno, crea l’ambiente ideale per coniugare incontri d’affari, convegni, eventi, cerimonie, piacevoli soggiorni e cene a lume di candela. Antica villa, già residenza estiva del Marchese Barona nel XVII° secolo, Ca’ Bianca contempla un edificio storico, caratterizzato da una loggia, e una cascina completamente restaurata e ristrutturata: l’Hotel Corte del Naviglio, che ospita 51 camere dotate di ogni comfort, e quattro sale attrezzate con WiFi, per convegni, cerimonie, concerti ed eventi. Nel giardino delle piante secolari, un cavallo di bronzo, grandi sculture lignee di Pietro Arnoldi, che raffigurano musicisti jazz e ricordano la tradizione musicale del luogo, e un’antica fontana a due vasche, rendono più piacevole il soggiorno e la convivialità . Palcoscenico di artisti che hanno scritto pagine di storia del cabaret, del jazz e della musica d’autore, Ca’ Bianca tiene fede a una filosofia per la cultura divertente e intelligente.
In sintesi la tendenza alla Human Satisfaction di Ca’ Bianca
Area emotiva: necessità di forma, simpatia, sintesi, fiducia, apprezzamento, realizzazione, attrazione, relazione.
Già entrando nel parcheggio del Ca’ Bianca, si avverte come una “corrente” di novità e simpatia, ed una forte attrazione a scoprire gli interni, ma anche il giardino esterno con la sua arte e spirito di accoglienza. Entrando nelle varie zone, sia dell’Hotel che del Ristorante, oltre a quelle predisposte a vari livelli per gli eventi, capiterà anche a voi di avere come in un sogno la sensazione di essere in un altro pianeta: il pianeta della relazione umana stimolante l’intelligenza oltre che la fantasia.
Area razionale: necessità d’informazione, dialogo, economicità , sicurezza, praticità , utilità , assistenza, valore.
Realizzando con il proprietario del Ca’ Bianca e con il suo staff un qualunque tipo di progetto, resterete meravigliati come sia possibile raggiungere in breve tempo una sintesi fra creatività “su misura” e progetto di fattibilità . L’ingegner Roberto Gnaga, che ha rilevato da qualche tempo con i suoi soci la struttura, è imprenditore nelle TV satellitari, e sa come connettere Enti e strutture diverse con tutti i paesi del mondo. Questa sua capacità lo fa conoscere come “ingegnere creativo”, smentendo clamorosamente quello che diceva una madre dei suoi figli: “ho un figlio ingegnere e uno… normale”.
Area etica: attenzione al prossimo, stima, onestà , eco-compatibilità .
Se come giusto sia, s’intende per etica anche il rispetto per ogni singola persona-cliente, da considerare prima di tutto un essere umano completo, e non un “consumatore da spremere”, vi renderete conto conoscendo lo staff del Ca’ Bianca, come siano tutti orientati e formati in questa filosofia, divenuta così modello di un nuovo rapporto di business, e che in questa area é possibile percepire a ogni istante, dato che il servizio del Ca’ Bianca è misurabile proprio come processo di lavoro nelle sue diverse fasi, sia semplici sia complesse.
Provare… per credere.
Marzio BonferroniÂ
marzio.bonferroni@gmail.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Marzio_Bonferroni