L'intelligenza artificiale ridisegna le competenze: le sfide per il futuro del lavoro

Le aziende italiane si trovano ad affrontare un bivio: da un lato, l'intelligenza artificiale (IA) rappresenta un'opportunità per aumentare la produttività e l'innovazione; dall'altro, la carenza di competenze specifiche in materia di IA rischia di frenare la crescita, IA, secondo una nuova ricerca di LinkedIn, la più grande rete di professionisti al mondo.

Nuove skill per il 2030: il 67% degli hiring manager italiani prevede un gap

Secondo una ricerca di LinkedIn, entro il 2030 le competenze richieste per i lavori a livello globale cambieranno del 51%. In Italia, il 67% degli hiring manager prevede un aumento del divario di competenze nei prossimi cinque anni.

L'IA genera nuove opportunità: l'89% dei professionisti italiani è entusiasta

Nonostante le sfide, i professionisti italiani sono entusiasti di utilizzare l'IA nel proprio lavoro: l'89% afferma di essere pronto ad adottarla e il 79% ritiene che possa contribuire all'avanzamento della propria carriera.

Investire nella formazione: il 39% delle aziende italiane aiuta i dipendenti ad acquisire competenze IA

Per colmare il divario di competenze, le aziende stanno iniziando a investire nella formazione dei propri dipendenti. In Italia, il 39% delle aziende sta aiutando la propria forza lavoro ad acquisire competenze in materia di IA.

Mobilità interna e retention dei talenti: l'IA come chiave di volta

Lo sviluppo delle skill è fondamentale anche per la mobilità interna e la retention dei talenti. A livello europeo, 9 aziende su 10 sono preoccupate per la 'fidelizzazione' dei dipendenti. L'IA può facilitare la mobilità interna creando percorsi di apprendimento personalizzati e abbattendo le barriere tra diverse posizioni lavorative.

Le sfide per il futuro: dalla mancanza di opportunità di apprendimento all'accaparramento dei talenti

La ricerca di LinkedIn evidenzia tre barriere principali alla mobilità interna:

Mancanza di opportunità di apprendimento e sviluppo per trasformare le carriere (24%)

Mancanza di un processo efficace per la gestione della mobilità interna (21%)

Fenomeno dell'accaparramento dei talenti (20%)

Verso un futuro di lavoro più agile e resiliente

L'intelligenza artificiale rappresenta un'importante leva per il futuro del lavoro. Le aziende che sapranno investire nella formazione dei propri dipendenti e nella creazione di un sistema di mobilità interna efficace saranno quelle che avranno successo nel nuovo contesto competitivo.

Marcello Albergoni, Country Manager Italia, ha dichiarato: 'A poco più di un anno dalla diffusione dell'IA generativa, le aziende stanno iniziando a investire nella formazione dei propri dipendenti per sfruttare al meglio questa tecnologia. Sono proprio queste imprese lungimiranti ad avere un vantaggio sulla concorrenza. Le aziende non possono permettersi di tardare nell'aggiornamento professionale se vogliono cogliere le opportunità offerte dall'IA e avere successo in un mondo del lavoro in continua evoluzione. L'aggiornamento dei dipendenti in materia di hard e soft skill non solo aiuterà le aziende a diventare più agili, ma migliorerà anche la fidelizzazione e renderà più facile passare a nuove carriere all'interno dell'organizzazione. Le imprese che riusciranno a raggiungere questo obiettivo beneficeranno del fatto di avere una forza lavoro con le competenze giuste, nei ruoli giusti e al momento giusto. Tuttavia, per avere successo, le aziende dovranno anche coltivare una cultura dell'apprendimento continuo - segnalando i ruoli interni, incoraggiando i dipendenti a considerare la loro prossima mossa e aiutandoli a individuare le competenze necessarie per accedere a nuovi ruoli'.